Differenza tra cornetto e croissant: qual è?

Differenza tra cornetto e croissant: qual è?

Per quanti preferiscono consumare al bancone di un bar il primo pasto, il cornetto (o brioche nel Nord Italia) accompagnato dal caffè o dal cappuccino è il simbolo della colazione all’italiana e ha conquistato il cuore di chi ama iniziare la giornata con un rito di piacere. A proposito, si dice cornetto o croissant? Qual è la parola giusta da usare quando ordiniamo questa coccola mattutina? L’errore che commettiamo è quello di usare impropriamente l’uno o l’altro termine come se fossero sinonimi, ma in realtà ci sono delle differenze tra i due prodotti, entrambi buonissimi, ma ognuno con le proprie caratteristiche.

Il kipferl: capostipite del cornetto e del croissant

Non c’è colazione che si rispetti che non comprenda anche il croissant lievitato capace di fare la felicità del palato. Dobbiamo però fare una puntualizzazione: qual è la differenza tra cornetto e croissant? In entrambi i casi ci si riferisce al dolce soffice e profumato a forma di mezzaluna con cui abbiamo l’abitudine di accompagnare il cappuccino la mattina. La differenza si trova nell’impasto, più morbido e dolce nel cornetto, più sfogliato e croccante nel croissant.

Tutti gli chef internazionali sembrano concordare sul fatto che sia il croissant che il cornetto derivino da una specialità austriaca dalla tipica forma a mezzaluna, il kipferl, nato a Vienna nel 1683. Secondo la leggenda, non riuscendo a prendere la città, l’esercito dell’Impero Ottomano si mise a scavare dei tunnel sotterranei per oltrepassare le mura di sorpresa. Si narra che i rumori delle pale e dei picconi furono uditi dai fornai che lavoravano nei seminterrati dei palazzi nobili, i quali avvertirono immediatamente le guardie austriache, sventando così l’imminente pericolo.

Per celebrare l’importante vittoria, un fornaio di nome Peter Wendler ideò un dolce fatto con l’impasto delle brioche ma più piccolo e a forma di mezzaluna (proprio come lo stemma degli ottomani) che divenne il simbolo della sconfitta dei turchi.

Come nascono il cornetto e il croissant

In Italia, e più precisamente nel Veneto, i kipferl si diffusero verso la fine del XVII secolo, periodo di intensi rapporti commerciali tra la Repubblica di Venezia e Vienna. La loro preparazione divenne patrimonio dei pasticceri veneti, che modificarono la ricetta. Venduto inizialmente solo nei forni e in seguito anche nei caffè, il kipferl finì per diffondersi gradualmente nel resto d’Italia, dove, per via della forma che ricorda due piccole corna, prese il nome di cornetto, più facile da pronunciare.

In Francia, i kipferl giunsero nel 1770 a seguito dell’arrivo a Parigi della giovane principessa austriaca Maria Antonietta, promessa sposa di colui che sarebbe diventato Luigi XVI. Per adattarli ai gusti locali, i pasticceri parigini sostituirono l’impasto di brioche con la pasta sfoglia, molto più difficile da preparare, rendendoli più croccanti. Il nuovo dolce venne rinominato croissant, ossia "crescente", come la mezzaluna della sua forma, e cominciò a essere maggiormente apprezzato tra il 1837 e il 1839, con la nascita della prima Boulangerie Vienneise.

Qual è la differenza tra cornetto e croissant

Come già accennato in precedenza, la differenza tra cornetto e croissant va ricercata negli ingredienti dell’impasto. Il cornetto si prepara con l’impasto della brioche (farina, latte, uova, zucchero, sale, burro e lievito) che viene però sfogliato con l’aggiunta di burro stratificato, mentre il croissant non contiene uova, se non in superficie per lucidare la crosta, e richiede una dose minore di zucchero e una maggior quantità di burro, che gli conferisce gusto, profumo e consistenza.

Il gusto del croissant è piuttosto neutro, e questo lo rende adatto anche a preparazioni salate. Le sue caratteristiche fondamentali sono l’alveolatura molto ampia, quasi vuota in alcuni punti, la crosta friabile che contrasta con l’estrema scioglievolezza all’interno e la leggerezza in termini di peso.

Il cornetto ha un impasto più soffice ed è più dolce e aromatizzato in quanto la sua ricetta è più ricca rispetto a quella del cugino francese.

In Francia il croissant è tradizionalmente vuoto, invece il cornetto può essere vuoto oppure contenere al suo interno una farcitura che va dalla classica marmellata ai ripieni a base di crema pasticcera, cioccolato, miele, pistacchio o nocciola.

Imparare l’arte dei cornetti e dei croissant

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