Come cambiare lavoro a 50 anni e reinventarsi

Come cambiare lavoro a 50 anni e reinventarsi

Come è possibile reinventarsi a 50 anni

La nostra società, influenzata dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, ha rivoluzionato molte realtà economiche ma anche la vita quotidiana di ogni soggetto. Basta considerare le attività redditizie che possono essere sviluppate direttamente da casa, con un computer e una linea internet. Inoltre, vi sono stati grossi cambiamenti nell’idea stessa del concetto di lavoro. Oggi il cosiddetto posto fisso è una realtà in fase d’estinzione e bisogna riuscire ad adattarsi ai cambiamenti a tutte l’età. Ma come decidere se cambiare lavoro se si hanno 50 anni e si ha la necessità di doversi reinventare? Come affrontare una tale situazione? In questo articolo andremo ad analizzare come gestire un cambiamento del genere e l’importanza di rimanere aggiornati attraverso corsi specializzati come quelli offerti da CEF.

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Cambiare lavoro a 50 anni: tra paure e motivazioni

Ma perché cambiare lavoro a 50 anni? Le motivazioni possono essere diverse, anche se spesso si riconducono a un’esigenza economica o professionale. Nel primo caso infatti può capitare che l’azienda per cui si lavora cessi la sua attività, oppure la remunerazione percepita non risulta più sufficiente. In altre situazioni invece, si è giunti a un momento della propria vita professionale in cui si ha consapevolezza delle proprie capacità e si vuole qualcosa di più dalla propria carriera.

I cambiamenti non sono mai facili, siano questi volontari o involontari. Infatti, la mente umana è molto abitudinaria e le novità, anche dal punto di vista lavorativo, possono rappresentare un’incognita che può generare insicurezza e timore. Inoltre, se si è lavorato per tanti anni per un’azienda, si possono instaurare una serie di rapporti personali che vanno oltre il lavoro e spesso cambiare impiego significa anche perdere il contatto con amicizie di lunga data. Per questo è importante comprendere le fasi che portano a reinventarsi, le quali seguono un iter ben preciso.

  • Accettazione: la prima fase che si affronta è quella di dover accettare che un’attività lavorativa è giunta al termine. È il momento più difficile soprattutto nel caso in cui si è svolto un impiego per parecchi anni. Una strada si è conclusa, ma ciò non significa che non se ne possano creare delle altre. Alcuni psicologi riportano come alcuni soggetti vivano la fine del lavoro come se fosse un vero e proprio lutto.
  • Rielaborazione di sé stessi: la seconda fase prevede quindi quella di trovare le energie e la volontà di dover rimettersi in gioco all’interno del mondo del lavoro. Vi sarà un momento in cui le emozioni possono portare a creare una serie di scuse per non confrontarsi con le nuove esigenze lavorative. Il mondo circostante cambia e anche i lavori che si facevano un tempo non sono più gli stessi. In questa situazione è importante quindi accettare di doversi adattare alle nuove realtà sfruttando le proprie conoscenze e investendo in queste. Alla base vi è una vera sfida con la propria mente. Bisogna infatti puntare nuovamente sulla formazione, con molta umiltà e dedizione. A questo fine può essere molto utile partecipare a corsi come quelli presentati sul nostro sito in modo da aggiornare le proprie competenze e per acquisirne di nuove.
  • Introdursi nel mondo del lavoro: una volta che dal punto di vista emotivo si sono creati i presupposti per poter affrontare le nuove prospettive e una volta arricchito il proprio curriculum con una formazione mirata, sarà necessario introdursi di nuovo nel mondo del lavoro. Sarà possibile a questo punto sviluppare una propria idea oppure inviare il curriculum a società o aziende che possono essere interessate alle competenze che si sono acquisite negli anni.
  • Credere in sé stessi: in ogni momento è necessario avere la consapevolezza delle proprie capacità e continuare a credere in esse, sia nel caso in cui si decida di intraprendere una nuova attività d’impresa, sia nel caso ci si proponga per un particolare lavoro.

Quali possono essere le giuste valutazioni a 50 anni

Come abbiamo precisato il cambiamento non è mai una cosa semplice, ma cambiare lavoro a 50 anni e ricollocarsi sul mercato del lavoro è qualcosa di possibile. Ciò può avvenire attraverso un continuo aggiornamento, utilizzando le nuove possibilità digitali e il proprio bagaglio di conoscenze.

  • Mantenersi sempre aggiornato: ogni attività prevede delle evoluzioni e rimanere aggiornati partecipando a corsi di formazione come quelli del CEF può essere un valido mezzo per potere essere pronti a reinventarsi e affrontare quindi un cambiamento;
  • Adattarsi alle nuove prospettive digitali: il Web è una realtà ormai che ha invaso il mondo del lavoro. Adattarsi alla digitalizzazione e ai nuovi strumenti telematici, può essere un modo utile per poter essere sempre al passo con le nuove prospettive lavorative. Facebook, Instagram e LinkedIn, per esempio, sono strumenti che possono contribuire a espandere un’attività lavorativa o a trovare nuove possibilità utili al fine di reinventare sé stessi;
  • Investire nelle proprie conoscenze: dopo anni di esperienza lavorativa in un particolare settore, si possono impiegare le proprie conoscenze per poter sviluppare nuove idee e iniziare una attività lavorativa. Molte società soprattutto giovani hanno la necessità di persone che possono contribuire a dare sicurezza allo sviluppo dell’azienda.