Come diventare assistente di studio veterinario: la formazione necessaria

Come diventare assistente di studio veterinario: la formazione necessaria

La cura degli animali tra estetica e veterinaria

Gli animali da compagnia sono parte integrante della vita delle famiglie italiane. Sono infatti sempre di più i cani e i gatti presenti nelle nostre case. In questa nuova prospettiva i servizi strettamente collegati al mondo degli animali si sono evoluti con nuove possibilità lavorative. Dall’educazione alla toelettatura, dai negozi dove acquistare il cibo per gli animali a quelli per i gadget, dalle scuole per cani agli sport a sei zampe. Gli animali vengono considerati al pari di un membro della famiglia e come tale il loro benessere è considerato una priorità dai loro padroni. La nascita di nuove figure professionali come quella dell’assistente di studio veterinario è il risultato di questa forte attenzione al mondo animale. Di seguito andremo a considerare i singoli aspetti di questo ruolo e l’importanza di una formazione completa per lavorare negli studi veterinari.

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L’assistente di studio veterinario: un ruolo fondamentale in uno studio veterinario

Cosa fa un assistente veterinario? Ma chi è l’assistente di studio veterinario? È una nuova figura che affianca il veterinario durante lo svolgimento delle sue attività. Oltre all’assistenza pratica fornita al veterinario, è importante per rendere uno studio veterinario più funzionale anche per i clienti. Se si ha quindi la passione per gli animali e si vorrebbe iniziare a lavorare a stretto contatto con loro, senza però seguire i corsi di laurea in veterinaria, l’assistente può essere il mestiere che fa per voi.

Cosa fa un assistente veterinario? Quali sono i suoi compiti principali?

  • Rapporto con i clienti e gli animali: l’assistente veterinario ha la funzione di tramite tra i proprietari di un animale e il medico. Deve infatti mantenere un rapporto diretto con il cliente, accogliendolo all’interno dello studio e dandogli le necessarie informazioni, aiutando il proprietario con la gestione dell’animale, che spesso è sotto stress.
  • Amministrazione: svolge funzioni legate alla segreteria, come fissare appuntamenti, oppure organizzare gli aspetti amministrativi riguardanti la compilazione delle cartelle, e il completamento dei dati per le fatture. Grazie a queste sue funzioni relative alla gestione, le attese vengono ridotte, dato che i clienti avranno un preciso appuntamento. Inoltre, si dedica una persona alla spiegazione di un intervento oppure agli effetti di un medicinale, permettendo di liberare il veterinario di questi impegni.
  • Collaborazione con il veterinario: l’assistente svolge anche una serie di attività che sono connesse direttamente con le funzioni del veterinario, affiancandolo durante la visita e contribuendo a mantenere un animale tranquillo, oppure aiutando il medico durante l’operazione con l’assistenza tecnica e il passaggio di strumenti, rendendo quindi la visita più rapida, completa e veloce.
  • Assistenza post operatoria: in caso di operazione, coadiuva il veterinario nel controllo dell’animale, contribuendo quindi ai medicamenti.
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Come diventare assistente di uno studio veterinario: la formazione necessaria

È importante precisare che anche se questa figura è parte integrante di un’evoluzione nell'ambito dei servizi del benessere degli animali, non è ben regolamentata nel nostro Paese. Infatti, in Italia non sono presenti scuole statali che permettono la specializzazione in questo settore. Per chi quindi vuole intraprendere questo percorso professionale sarà necessario iscriversi a un corso di studi adatto e che permette di far acquisire le competenze giuste. I percorsi hanno la durata dai due ai tre anni. La necessità di una tale lunghezza nasce dal fatto che le competenze che devono essere acquisite da un assistente veterinario sono molto ampie. Di seguito elenchiamo quelle che sono considerate fondamentali.