Come tagliare le unghie al gatto?

Come tagliare le unghie al gatto?

Gatti e toeletta: l'importanza del taglio delle unghie

I gatti sono animali straordinari, intelligenti e in larga parte autonomi. I padroni si occupano di fornire loro il nutrimento necessario per poter mangiare con regolarità, ma è certo che, in caso di assenza di cibo, sarebbero perfettamente in grado di sopperire alle loro esigenze, cacciando all'evenienza per sostentarsi a seconda delle necessità.

Anche dal punto di vista della pulizia, bisogna ammetterlo, i gatti sono sostanzialmente autosufficienti: spesso li si vede lisciarsi il pelo per igiene personale, il che, pur non facendo venir meno l'importanza di un bel bagno, va considerato ugualmente un indice di cura, di attenzione al proprio corpo.

Tuttavia, c'è un aspetto che, nell'ambito della sua toeletta, è appannaggio dell'essere umano. Stiamo parlando della riduzione della lunghezza delle unghie, le quali, di fatto, vanno tagliate con regolarità. Di seguito approfondiremo le questioni relative alla frequenza al fine di evitare che gli artigli possano divenire eccessivamente lunghi.

Ma vi sono altri motivi per procedere con il taglio delle unghie? E, se sì, il trattamento va messo in pratica per tutti i gatti?

Perché dover tagliare le unghie al gatto?

Innanzitutto, le unghie vanno tagliate per tutti i propri gatti domestici. Questo si rende necessario per evitare che l'animale, nell'ambito della propria quotidianità, possa rovinare mobili, arredi e oggettistica di casa.

Per loro natura, infatti, i gatti tendono a "farsi le unghie", grattando i loro artigli su superfici ruvide. Tutto ciò rappresenta un pericolo non indifferente per il proprio mobilio, potenzialmente soggetto agli sfoghi da parte dei micetti.

Il discorso non è valido per i gatti randagi, o per qualsiasi altro micio abituato a vivere all'aperto. Già, perché in questi casi, per via della maggiore libertà - e in virtù del contatto con la natura - i gatti finiscono con il farsi gli artigli sugli alberi, o su diverse altre superfici su cui gli stessi possano limare le loro unghie.

Tornando agli animali domestici, l'alternativa alle operazioni di taglio è quella di acquistare un tiragraffi, ma il gatto potrebbe finire con lo sfogarsi ugualmente sui mobili attorno a sé. Meglio correre ai ripari, evitando che l'istinto felino possa danneggiare le proprie suppellettili.

Tagliare le unghie al gatto: con che frequenza?

Prima di passare al lato pratico, è utile fare una ulteriore precisazione. Ogni quanto procedere con il taglio delle unghie?

Dare una risposta univoca, valida per qualsiasi razza o taglia, è pressoché impossibile. Inoltre, a determinare il comportamento da adottare con il proprio gatto vi è anche l'abitudine del gatto stesso: un animale particolarmente attivo, solito a farsi le unghie contro il tiragraffi, richiederà un taglio meno frequente; in maniera opposta, un animale più tranquillo, meno avvezzo alle pratiche riguardanti l'affilatura, richiederà operazioni di taglio più frequenti.

Un'ulteriore accortezza. Le unghie delle zampe anteriori andranno tagliate con più frequenza rispetto a quelle delle zampe posteriori, in virtù del fatto che le anteriori sono utilizzate naturalmente per afferrare, graffiare e, più in generale, giocare, con tutte le conseguenze del caso.

Questo significa tagliare le anteriori almeno due volte al mese, mentre le posteriori possono essere "ritoccate" una volta al mese.

Più in generale, però, ci si accorge della necessità di un taglio ogni qual volta si percepisce il ticchettio prodotto dalle unghie stesse, a fronte di una semplice camminata del gatto.

Come tagliare le unghie al gatto

Entriamo in un'ottica pratica.

Il taglio delle unghie di un gatto è un'operazione delicata, e che pertanto, anche a fronte della sostanziale imprevedibilità dell'animale, richiede mano ferma e particolare pazienza.

Inoltre, si consideri che le zampe del gatto stesso sono aree del corpo piuttosto ricettive, e il minimo danno superficiale potrebbe infastidire l'animale.

Detto ciò, procediamo con le operazioni effettive.

In primo luogo, ci si deve procurare un tagliaunghie per gatti. L'oggetto deve essere particolarmente affilato, in modo tale da facilitare le operazioni.

In secondo luogo, è di fondamentale importanza riuscire a mantenere fermo l'animale: se così non fosse, si correrebbe il rischio di fargli del male.

Una volta procuratosi il tagliaunghie, diviene possibile procedere con il taglio. Sarà necessario prendere il polpastrello del gatto e premerlo con delicatezza, facendo sì che l'unghia dell'animale si scopra interamente.

Il tagliaunghie andrà quindi posizionato in modo tale da far sì che l'unghia stessa rimanga verticale tra le due lame. In questo istante si dovrà eseguire un taglio netto, andando ad accorciare esclusivamente la parte trasparente dell'unghia.

Prendersi cura degli animali: il corso da assistente veterinario

Il taglio delle unghie del gatto è un'operazione delicata, e come tale va eseguita con precisione. Particolarmente utile, in questi casi, è fare affidamento su specialisti, come possono esserlo veterinari e assistenti veterinari.

A tal proposito, al fine di eseguire una toeletta accurata e quanto mai precisa, può essere utile prender parte a un corso assistente veterinario, durante il quale apprendere tecniche, pratiche e svariate altre metodologie per prendersi cura degli animali.