Diventare Programmatore PLC: guida completa alla professione dell’automazione industriale

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Immagina di essere il regista invisibile che orchestra il movimento di bracci robotici, nastri trasportatori e interi impianti industriali. Diventare programmatore PLC significa diventare il protagonista nascosto dell'automazione industriale, dove la logica incontra l'ingegneria e trasforma le idee in movimenti precisi. In questa guida completa, esploreremo il percorso per diventare un professionista dell'automazione industriale, dalle competenze richieste alle opportunità di carriera. Pronto a scoprire come i PLC stanno rivoluzionando il mondo dell'industria e come puoi farne parte? Iniziamo questo viaggio nel futuro dell'automazione.

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Cos’è un PLC e perché è fondamentale nell’industria moderna

Nel cuore di ogni impianto automatizzato c’è un cervello elettronico che prende decisioni in tempo reale: il PLC. Dalla fabbrica di cioccolato al robot che monta auto, la programmazione PLC è ciò che permette ai sistemi complessi di lavorare con precisione, affidabilità e sicurezza. Ma cosa fa davvero questo “regista invisibile” dell’industria?

Definizione di PLC e funzionamento base

Il PLC (Programmable Logic Controller) è un dispositivo elettronico progettato per monitorare input, eseguire logiche preimpostate e controllare output all’interno di macchinari industriali. Nasce per sostituire sistemi a relè e timer, offrendo flessibilità e velocità.

  • È programmabile tramite linguaggi standard (Ladder, ST, FBD) secondo la norma IEC 61131-3
  • Monitora segnali digitali e analogici provenienti da sensori e dispositivi
  • Controlla attuatori come motori, valvole o cilindri pneumatici
  • Permette modifiche rapide al software, senza cambiare l’hardware
  • Garantisce sicurezza, affidabilità e continuità operativa anche in ambienti critici

Dove si usano i PLC: settori e applicazioni reali

I PLC sono ovunque: se un processo è automatizzato, quasi sicuramente c’è un PLC dietro. La loro adattabilità li rende insostituibili in molti contesti produttivi.

  • Industria manifatturiera: linee di assemblaggio, robot, packaging
  • Food & Beverage: riempimento, etichettatura, controllo qualità
  • Farmaceutico e biomedicale: ambienti sterili e sistemi di tracciabilità
  • Automotive: controllo motori, test funzionali e saldatura robotizzata
  • Trattamento acque e ambiente: pompe, valvole e sistemi di monitoraggio
  • Logistica e trasporti: magazzini automatizzati e convogliatori

Perché il PLC è il cuore dell’automazione industriale

Il PLC è centrale nell’automazione perché unisce affidabilità tecnica, adattabilità e programmazione orientata all’efficienza. In un contesto di transizione 4.0, il suo ruolo diventa ancora più strategico.

  • Coordina l’interazione tra hardware (macchine) e software (logica di controllo)
  • Consente il dialogo con sistemi SCADA, HMI e sensori intelligenti
  • Riduce tempi di fermo grazie a diagnostica e monitoraggio continuo
  • Si adatta rapidamente a nuove esigenze produttive o aggiornamenti
  • È fondamentale per la manutenzione predittiva e la produzione flessibile

Programmatore PLC: cosa fa, mansioni e responsabilità

Il programmatore PLC è il professionista che trasforma le esigenze produttive in codice, che traduce esigenze produttive in logiche operative, trasformando la teoria in automazione concreta. Dalla progettazione alla manutenzione, il suo ruolo è cruciale per garantire efficienza, sicurezza e innovazione nell'industria moderna. Scopriamo insieme le sue principali attività.

Analisi funzionale e progettazione software per sistemi automatizzati

Prima di scrivere una sola riga di codice, il programmatore PLC analizza attentamente le esigenze del sistema da automatizzare. Questa fase è fondamentale per garantire che il software risponda perfettamente alle specifiche operative.

  • Studia i processi produttivi e identifica le funzionalità richieste
  • Definisce le specifiche tecniche e funzionali del progetto
  • Disegna gli schemi elettrici e di controllo necessari
  • Seleziona l'hardware e il tipo di PLC più adatto
  • Pianifica la struttura del programma, scegliendo i linguaggi più appropriati

Questa fase iniziale è cruciale per la progettazione di sistemi affidabili e scalabili, due elementi chiave nella moderna programmazione PLC.

Scrittura, test e validazione del codice PLC: dallo sviluppo alla messa in servizio 

Con le specifiche in mano, il programmatore inizia a sviluppare il software che controllerà il sistema automatizzato. Questa fase richiede precisione e attenzione ai dettagli.

  • Scrive il codice utilizzando linguaggi come Ladder Diagram o Structured Text
  • Configura le interfacce HMI e SCADA per il controllo e la supervisione
  • Esegue test I/O per verificare il corretto funzionamento del programma
  • Effettua il debugging per individuare e correggere eventuali errori
  • Documenta il software e le procedure di test per future referenze 

Ogni test incrementa la stabilità del sistema, riduce i tempi di fermo e contribuisce a una messa in servizio più fluida. 

Manutenzione software, aggiornamenti PLC e supporto tecnico post-installazione

Il lavoro del programmatore PLC non termina con l'implementazione del software. È responsabile anche della sua manutenzione e aggiornamento nel tempo.

  • Monitora le prestazioni del sistema e interviene in caso di anomalie
  • Aggiorna il software per migliorare l'efficienza o aggiungere nuove funzionalità
  • Fornisce supporto tecnico agli operatori e al personale di manutenzione
  • Redige manuali e guide operative per l'utilizzo del sistema
  • Forma il personale sull'uso corretto delle interfacce e delle funzionalità implementate 

Questo ruolo continuo garantisce il ciclo di vita del software industriale, allineandolo con le esigenze produttive in evoluzione. 

Lavoro in team: collaborazione del programmatore PLC con figure tecniche e operative

Il programmatore PLC lavora a stretto contatto con diverse figure professionali per garantire il successo del progetto di automazione.

  • Collabora con ingegneri meccanici ed elettrici per integrare il software con l'hardware
  • Interagisce con tecnici e operatori per comprendere le esigenze pratiche del sistema
  • Partecipa a riunioni di progetto per allineare gli obiettivi e le tempistiche
  • Condivide feedback e suggerimenti per migliorare i processi produttivi
  • Contribuisce alla formazione del personale sull'uso delle nuove tecnologie implementate 

Questa collaborazione trasversale è essenziale per costruire sistemi automatizzati coerenti, sicuri ed efficienti. 

Come diventare programmatore PLC: formazione, competenze e corsi consigliati

Diventare programmatore PLC significa unire teoria e pratica per controllare l'automazione industriale. Un percorso formativo solido, che integra competenze tecniche e esperienza sul campo, è fondamentale per eccellere in questo ruolo. Scopriamo insieme le tappe essenziali per intraprendere questa carriera.

Le competenze fondamentali per lavorare nella programmazione PLC 

Per intraprendere la carriera di programmatore PLC, è fondamentale possedere una solida base in diverse discipline tecniche. Queste competenze permettono di comprendere e gestire sistemi complessi di automazione industriale.

  • Elettronica e elettrotecnica: conoscenza dei circuiti elettrici, componenti e schemi di cablaggio
  • Informatica: familiarità con linguaggi di programmazione e ambienti di sviluppo
  • Logica e algoritmi: capacità di progettare sequenze operative e risolvere problemi complessi
  • Automazione industriale: comprensione dei processi produttivi e delle tecnologie di controllo
  • Comunicazione industriale: conoscenza dei protocolli di comunicazione tra dispositivi  

Queste basi tecniche costituiscono lo zoccolo duro su cui costruire competenze avanzate e specializzazioni nella programmazione PLC.  

Formazione pratica su PLC: perché i laboratori fanno la differenza

La teoria è fondamentale, ma è attraverso la pratica che si consolidano le competenze di un programmatore PLC. I laboratori offrono l'opportunità di applicare le conoscenze acquisite in contesti reali, simulando situazioni che si presenteranno nel mondo del lavoro.

  • Simulazione di impianti: utilizzo di software per replicare il comportamento di macchinari industriali
  • Programmazione su PLC reali: esperienza diretta con dispositivi utilizzati nelle industrie
  • Diagnostica e troubleshooting: identificazione e risoluzione di problemi in ambienti controllati
  • Progetti pratici: sviluppo di soluzioni complete, dalla progettazione alla messa in servizio
  • Collaborazione in team: lavoro con altri studenti per simulare dinamiche aziendali

Le esercitazioni pratiche preparano all’uso di PLC reali, migliorano la sicurezza operativa e sviluppano autonomia professionale.  

Corsi e certificazioni per programmatori PLC: quali scegliere e perché 

Ottenere certificazioni riconosciute è un passo importante per attestare le proprie competenze e aumentare le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro. Esistono diversi corsi e attestati che possono fare la differenza nel curriculum di un aspirante programmatore PLC.

  • Certificazioni vendor-specific: come quelle offerte da Siemens, Rockwell Automation o Schneider Electric
  • Corsi accreditati: programmi formativi riconosciuti da enti ufficiali e associazioni di categoria
  • Attestati di partecipazione: rilasciati da istituti di formazione professionale dopo il completamento di corsi specifici
  • Formazione continua: aggiornamenti periodici per rimanere al passo con le evoluzioni tecnologiche
  • Riconoscimenti internazionali: certificazioni valide a livello globale, come quelle conformi agli standard ISO  

Scegliere percorsi certificati è un segnale forte per i recruiter: dimostra impegno, aggiornamento e competenza pratica nella programmazione PLC.  

Corso in Automazione Industriale: programmazione PLC, elettromeccanica e competenze richieste 

Se desideri entrare nel mondo dell'automazione industriale, un corso completo che unisca teoria e pratica è fondamentale. Il corso di Automazione Industriale con focus su programmazione PLC ed elettromeccanica offre una formazione mirata, preparandoti alle sfide reali del settore. Scopriamo insieme i dettagli di questo percorso formativo.

Cosa impari nel corso PLC ed elettromeccanica: obiettivi e programma

Il corso mira a fornire competenze pratiche e teoriche nella programmazione di PLC e nella gestione di sistemi elettromeccanici. È progettato per coloro che desiderano acquisire o approfondire le conoscenze nell'automazione industriale.

  • Obiettivi principali:
    • Comprendere le basi dell'automazione industriale e dei PLC
    • Sviluppare capacità di programmazione utilizzando linguaggi standard (es. Ladder, ST).
    • Apprendere la configurazione e il cablaggio di sistemi elettromeccanici
    • Gestire la diagnostica e la manutenzione di impianti automatizzati
  • Contenuti del corso:
    • Introduzione ai PLC e all'automazione industriale
    • Programmazione con software come Siemens TIA Portal
    • Studio dei componenti elettromeccanici e loro integrazione nei sistemi automatizzati
    • Esercitazioni pratiche su pannelli didattici e simulatori  

Questo modulo formativo unisce PLC programmazione e know-how tecnico pratico, rendendo i partecipanti subito operativi in ambito industriale. 

Come si svolge il corso PLC: lezioni online e pratica in laboratorio 

Il corso combina lezioni teoriche online con sessioni pratiche in laboratorio, offrendo flessibilità e un'esperienza di apprendimento completa.

  • E-learning:
    • Accesso a materiali didattici digitali e videolezioni
    • Forum e sessioni Q&A con i docenti
    • Possibilità di apprendere secondo i propri ritmi
  • Laboratori in sede:
    • Esercitazioni pratiche su PLC reali e simulatori
    • Configurazione e cablaggio di sistemi elettromeccanici
    • Diagnostica e risoluzione di problemi su impianti simulati

La doppia modalità formativa consente di acquisire autonomia nella programmazione PLC ed esperienza operativa su impianti realistici.

Formazione assistita: tutor, docenti esperti e coaching nel corso PLC

Il corso è guidato da professionisti con esperienza nel settore dell'automazione industriale, garantendo un supporto didattico di qualità.

  • Docenti esperti:
    • Professionisti attivi nel campo dell'automazione e della programmazione PLC
    • Esperienza pratica e conoscenza approfondita delle tecnologie attuali
  • Coaching personalizzato:
    • Sessioni individuali per approfondire argomenti specifici
    • Supporto nella realizzazione di progetti pratici
    • Orientamento professionale e consigli per l'ingresso nel mondo del lavoro

L'accompagnamento didattico è una delle leve più apprezzate da chi desidera trasformare la formazione in un lavoro concreto nel PLC.

Dove lavora un programmatore PLC dopo il corso: sbocchi concreti 

Al termine del corso, i partecipanti avranno acquisito competenze richieste nel mercato del lavoro, aprendo le porte a diverse opportunità professionali nel settore dell'automazione industriale. 

  • Ruoli professionali:
    • Programmatore PLC in aziende manifatturiere.
    • Tecnico di automazione in impianti industriali.
    • Manutentore di sistemi automatizzati
    • Progettista di sistemi elettromeccanici 
  • Settori di impiego:
    • Industria automobilistica, alimentare, farmaceutica e logistica
    • Aziende specializzate in automazione e robotica
    • Società di ingegneria e consulenza tecnica 

Questi sbocchi confermano come il corso non sia solo formazione, ma un trampolino verso carriere tecniche ad alta stabilità e crescita. 

Quanto guadagna un programmatore PLC in Italia: stipendi, differenze e opportunità

Parlare di carriera è importante, ma sapere quanto guadagna un programmatore PLC lo è ancora di più. Con l’aumento della domanda di automazione industriale, anche le retribuzioni stanno crescendo. Vediamo quali sono gli stipendi medi in Italia, in base all’esperienza, al settore e ad altri fattori.

Stipendio programmatore PLC: quanto cambia in base all’esperienza 

Lo stipendio di un programmatore PLC in Italia varia in base al livello di esperienza e al tipo di contratto. Le cifre aumentano sensibilmente con l’anzianità nel ruolo e la capacità di lavorare in autonomia. 

  • Junior (0-2 anni): stipendio d’ingresso tra 22.000 € e 26.000 € lordi all’anno
  • Middle (3-5 anni): salario compreso tra i 28.000 € e i 34.000 € lordi
  • Senior (oltre 5 anni): retribuzioni dai 35.000 € fino a 45.000 € lordi, con punte più alte per ruoli di responsabilità
  • Freelance e consulenti: possono guadagnare anche 250-350 € al giorno per progetti specifici  
  • Turni e trasferte: bonus e indennità extra possono aumentare il compenso netto mensile

Cosa incide sullo stipendio del programmatore PLC: settori, aree e competenze chiave 

Non tutti i programmatori PLC guadagnano allo stesso modo. Ci sono fattori chiave che incidono sulle retribuzioni: il settore in cui si lavora, l’area geografica e le competenze specifiche.

Settore industriale:

  • Automotive e pharma: stipendi più alti per via della complessità dei processi
  • Logistica e alimentare: retribuzioni medie ma più possibilità di avanzamento

Località:

  • Nord Italia (soprattutto Lombardia ed Emilia-Romagna): stipendi più alti del 15-20%
  • Centro-Sud: retribuzioni mediamente più basse, ma con costi della vita inferiori

Specializzazioni:

  • Conoscenza di più brand (es. Siemens, Omron, Rockwell) aumenta il valore sul mercato
  • Competenze trasversali in robotica, SCADA e sicurezza industriale fanno crescere l’offerta

Stipendi a confronto: programmatore PLC e altre professioni tecniche

Il ruolo del programmatore PLC si colloca tra le professioni tecniche più richieste e ben retribuite. Confrontiamolo con alcune figure simili per capire meglio il suo posizionamento nel panorama industriale.  

Elettricista industriale:

  • Stipendio medio: 22.000 – 27.000 € annui
  • Il PLC offre prospettive di crescita più rapide

Tecnico manutentore:

  • Compenso annuo: 24.000 – 30.000 €, spesso inferiore al programmatore

Ingegnere elettronico junior:

  • Salario d’ingresso: 28.000 – 32.000 €, paragonabile al PLC middle level 

Softwarista PLC:

  • Figura affine, ma più focalizzata sullo sviluppo logico avanzato
  • Stipendi simili, con possibilità di crescita verticale verso ruoli da project leader  

Il ruolo del programmatore PLC offre stabilità, crescita e retribuzioni in linea con le nuove esigenze del mercato industriale. 

Softwarista PLC e programmatore di macchine per l’automazione: differenze, competenze e carriere a confronto 

Nel mondo dell'automazione industriale, le figure del softwarista PLC e del programmatore macchine automazione sono spesso affiancate, ma presentano differenze sostanziali. Comprendere le specificità di ciascun ruolo è fondamentale per orientarsi nel settore e intraprendere il percorso professionale più adatto alle proprie competenze e aspirazioni.

Softwarista PLC vs Programmatore di macchine automatiche: differenze e punti in comune 

Sebbene entrambe le figure operino nell'ambito dell'automazione industriale, le loro responsabilità e competenze presentano differenze significative. 

  • Softwarista PLC:
    • Si concentra sulla programmazione di controllori logici programmabili (PLC) per gestire processi automatizzati
    • Lavora principalmente su software di controllo e interfacce uomo-macchina (HMI)
    • Collabora con ingegneri e tecnici per implementare soluzioni di automazione  
  • Programmatore di macchine per l’automazione:
    • Si occupa della programmazione di macchine automatiche, spesso utilizzando linguaggi di alto livello
    • Integra software e hardware per ottimizzare le prestazioni delle macchine
    • Può essere coinvolto nella progettazione meccanica e nell'installazione di sistemi automatizzati

Entrambi i ruoli richiedono una solida comprensione dei sistemi di automazione e la capacità di lavorare in team multidisciplinari.

Softwarista-PLC-Programmatore-macchine-automazione

Quali competenze servono per diventare softwarista PLC o programmatore macchine automatiche? 

Le competenze richieste per ciascun ruolo variano in base alle responsabilità specifiche, ma condividono una base comune nel campo dell'automazione.

  • Softwarista PLC:
    • Conoscenza approfondita dei linguaggi di programmazione PLC, come Ladder Logic e Structured Text
    • Esperienza con software di programmazione come Siemens TIA Portal e Allen-Bradley RSLogix
    • Capacità di progettare e implementare interfacce HMI
    • Competenze nella diagnosi e risoluzione di problemi nei sistemi automatizzati  
  • Programmatore di macchine per l’automazione:
    • Proficienza in linguaggi di programmazione ad alto livello, come C++ o Python
    • Conoscenza dei sistemi di controllo numerico e delle tecniche di motion control
    • Esperienza nella progettazione e integrazione di sistemi meccatronici
    • Capacità di ottimizzare le prestazioni delle macchine attraverso l'analisi dei dati di produzione  

Entrambi i ruoli beneficiano di una formazione continua e dell'aggiornamento sulle nuove tecnologie emergenti nel settore dell'automazione.

Carriera e crescita nel settore automazione: softwarista PLC e programmatore a confronto

Le prospettive di carriera per softwaristi PLC e programmatori di macchine per l’automazione sono promettenti, con possibilità di crescita in diversi ambiti.

  • Softwarista PLC:
    • Può avanzare verso ruoli di ingegnere di automazione o project manager
    • Opportunità di specializzazione in settori come la robotica o l'Internet of Things (IoT)
    • Possibilità di lavorare come consulente freelance per progetti specifici  
  • Programmatore di macchine per l’automazione:
    • Può evolvere in posizioni di ingegnere di sistema o responsabile tecnico
    • Opportunità di lavorare in aziende multinazionali con impianti automatizzati avanzati
    • Possibilità di contribuire allo sviluppo di nuove tecnologie nel campo dell'automazione industriale

In entrambi i casi, la domanda di professionisti qualificati nel settore dell'automazione è in crescita, offrendo numerose opportunità per coloro che desiderano intraprendere una carriera in questo campo dinamico e innovativo.

Perché scegliere una carriera nell’automazione industriale oggi

In un mondo dove l’efficienza e l’innovazione sono fondamentali, l’automazione industriale è tra i settori più dinamici e in evoluzione. Scegliere oggi una carriera in questo ambito significa garantirsi un futuro solido, tecnologicamente avanzato e ricco di opportunità professionali. Vediamo perché puntare su questo percorso conviene davvero.

Domanda crescente di professionisti qualificati

Le aziende italiane ed europee cercano sempre più esperti in automazione industriale per restare competitive nel mercato globale. La figura del programmatore PLC è oggi tra le più richieste per garantire la continuità operativa degli impianti produttivi.

  • La digitalizzazione industriale ha creato un vuoto di profili tecnici specializzati  
  • Secondo Confindustria, nel 2025 serviranno oltre 270 000 tecnici dell’automazione  
  • I giovani con competenze in PLC, robotica e controllo industriale trovano lavoro in tempi molto rapidi  
  • Le opportunità non si limitano all’Italia: molte aziende internazionali cercano softwaristi PLC  
  • I percorsi formativi mirati sono un vantaggio per entrare subito nel mondo del lavoro  

Innovazione tecnologica e Industria 4.0

L’automazione è uno dei pilastri di Industria 4.0: un nuovo paradigma produttivo che integra intelligenza artificiale, dati e macchine interconnesse. Chi lavora in questo settore è al centro del cambiamento tecnologico.

  • I PLC sono sempre più evoluti e integrati con sistemi SCADA, IoT e cloud  
  • Le aziende puntano su smart factory, manutenzione predittiva e digital twin  
  • Il softwarista PLC lavora a stretto contatto con ingegneri e data analyst  
  • Competenze in automazione significano anche opportunità in robotica e cybersecurity industriale  
  • Partecipare a progetti di innovazione significa contribuire all’evoluzione della produzione  

Stabilità lavorativa e possibilità di crescita

Chi sceglie la carriera nell’automazione può contare su una professione stabile, ben retribuita e in continua evoluzione. La specializzazione apre la strada a ruoli sempre più strategici e a percorsi di crescita rapidi  

  • I contratti offerti sono spesso a tempo indeterminato e con benefit interessanti  
  • Le aziende premiano la specializzazione continua e investono nella formazione  
  • Chi parte da tecnico PLC può diventare project manager, system integrator o ingegnere di processo  
  • La possibilità di lavorare all’estero amplia l’orizzonte professionale  
  • È un settore dove la crescita si basa sul merito e sulle competenze acquisite. 

Scegliere l’automazione industriale significa investire in una carriera solida e meritocratica, dove l’impegno e le competenze aprono le porte a un futuro professionale dinamico e ricco di opportunità. 

Come iniziare: consigli pratici per aspiranti programmatori PLC

Iniziare nel mondo della programmazione PLC può sembrare complesso, ma con le giuste risorse e strategie, è possibile avviare una carriera solida nell'automazione industriale. Dalla formazione online alla costruzione di un portfolio, ogni passo è fondamentale per emergere in questo settore dinamico.

Risorse online e comunità di apprendimento

Approfondire le proprie competenze attraverso risorse online è un ottimo punto di partenza per chi aspira a diventare programmatore PLC. Alcune piattaforme e comunità utili:

  • Automazione-PLC.it: offre corsi gratuiti e tutorial pratici per imparare a programmare PLC  
  • Alison: propone un corso online gratuito che copre i principi base e avanzati della programmazione PLC
  • YouTube: canali come "PLC Programmer" forniscono video tutorial su come costruire un portfolio di progetti PLC  
  • Forum e gruppi social: partecipare a comunità online consente di condividere esperienze e ottenere supporto da altri professionisti
  • Corsi online: ci sono piattaforme che offrono corsi completi sulla programmazione PLC, come il corso su Siemens TIA Portal
  • Davante | CORSICEF: offre un programma completo con teoria e pratica e soprattutto con tutor sempre a disposizione.

Progetti personali e portfolio

Costruire un portfolio solido è essenziale per dimostrare le proprie competenze pratiche nel campo della programmazione PLC. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Sviluppare progetti personali: creare applicazioni pratiche, come sistemi di controllo per nastri trasportatori o semafori, utilizzando simulatori PLC 
  • Documentare i progetti: includere descrizioni dettagliate, diagrammi e codice sorgente per ogni progetto realizzato
  • Utilizzare piattaforme online: condividere i propri progetti su siti web personali o piattaforme come GitHub per aumentare la visibilità
  • Partecipare a hackathon o concorsi: queste esperienze offrono l'opportunità di lavorare su progetti reali e di ricevere feedback da esperti del settore
  • Aggiornare regolarmente il portfolio: mantenere il portfolio aggiornato con nuovi progetti e competenze acquisite dimostra crescita professionale. 

Un portfolio ben curato non è solo una vetrina delle tue abilità, ma il primo passo per farti notare da aziende e recruiter nel mondo dell’automazione industriale. 

Preparazione al colloquio e soft skills richieste

Oltre alle competenze tecniche, le soft skills giocano un ruolo cruciale nel successo di un programmatore PLC. Ecco alcune delle più richieste:

  • Capacità di problem-solving: affrontare e risolvere problemi complessi è fondamentale nell'automazione industriale
  • Comunicazione efficace: collaborare con team multidisciplinari richiede chiarezza e precisione nella comunicazione
  • Adattabilità: essere pronti ad apprendere nuove tecnologie e ad adattarsi a diversi ambienti di lavoro è essenziale
  • Gestione del tempo: rispettare le scadenze e organizzare efficacemente il lavoro sono competenze apprezzate dai datori di lavoro
  • Preparazione al colloquio: esercitarsi su domande tecniche e comportamentali, e presentare esempi concreti di progetti realizzati, aumenta le probabilità di successo. 

Hai tutto ciò che ti serve per iniziare: curiosità, voglia di metterti in gioco e un settore che non aspetta altro che nuovi talenti. L’automazione industriale è il presente che costruisce il futuro. Ora tocca a te scrivere il tuo codice! 

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