Quali sono le malattie più comuni nei cani?

Quali sono le malattie più comuni nei cani?

Riconoscere la presenza di una eventuale malattia o di un’allergia nei cani può essere complicato. I nostri amici a quattro zampe, infatti, tendono a mascherare il dolore e devono quindi poter contare sui padroni attenti e scrupolosi in grado di riconoscere, da piccoli cambiamenti nelle abitudini e nel carattere, lo sviluppo di patologie che, con il tempo, potrebbero avere conseguenze pesanti. Quali sono quindi le malattie più comuni nei cani?

Epilessia

Quando il cane inizia a mostrare picchi di attività, con movimenti incontrollati, spasmi o bava alla bocca, potrebbe essere vittima di un attacco epilettico, condizione molto pericolosa caratterizzata da crisi convulsive ripetute. L'epilessia canina può essere primaria, cioè non dipendente da cause patologiche definite, oppure secondaria, ovvero derivante da scompensi metabolici, avvelenamenti da vari tipi di sostanze, traumi cerebrali e infezioni.

Le crisi convulsive da epilessia nei cani possono presentarsi in molte forme diverse, dalle più lievi, in cui il cane avverte solo un leggero tremito o uno stato di stupore, alle più forti, in cui arriva ad avere totale perdita di coscienza e tremori fortissimi con perdita incontrollata di feci e urina. Se si osservano tali sintomi, è di assoluta importanza recarsi presso una struttura veterinaria nel più breve tempo possibile.

Leishmaniosi

Chi ha un cane deve stare molto attento alla Leishmaniosi, malattia canina parassitaria causata da un protozoo che viene trasmesso dalla puntura del flebotomo, detto pappatacio perché "pappa in silenzio". Questo piccolo insetto è presente soprattutto nei giardini incolti e nei luoghi dove l'acqua ristagna ed è attivo solitamente da maggio a ottobre.

La Leishmania Infantum, la specie del protozoo presente in Italia, può dare sia la forma viscerale, che si manifesta con astenia, febbre, anemia, dimagrimento, turbe digestive e diarrea, sia quella cutanea, che determina lesioni della pelle nei punti di contatto quando il cane si siede oppure si sdraia.

La Leishmaniosi è una patologia da cui non si guarisce ma che è possibile tenere sotto controllo. Gli accertamenti più importanti sono gli esami del sangue e delle urine. La principale misura preventiva consiste mantenere la massima pulizia sia in casa che nella cuccia del cane.

Displasia dell'anca

Una delle malattie più comuni nei cani è la displasia dell'anca, una patologia ortopedica che non esiste tra gli animali selvatici, eliminata dalla selezione naturale, mentre è molto frequente tra i cani, specie quelli di razza. La displasia dell'anca si manifesta quando la testa del femore non collima in modo preciso con la cavità dell'anca destinata a contenerla. Con il tempo la cartilagine si erode, causando dolore e zoppia dell'animale.

Le cause sono genetiche, anche se fattori quali l'alimentazione e un'inadeguata attività fisica possono aggravare la situazione. La malattia colpisce diverse razze, soprattutto di taglia media, grande e gigante, tra cui il pastore tedesco, il labrador, il golden retriever e il rottweiller.

Sindrome brachicefalica

In alcune razze di cani, quali il carlino, il bulldog inglese e francese, il pechinese, lo shih tzu e il boston terrier, la selezione estrema ha portato ad un appiattimento e arrotondamento del muso per accontentare un pubblico che premia sempre più l'estetica. Il muso schiacciato, però, impedisce una corretta respirazione, costringendo queste razze a una vita passata spesso in "apnea".

Tale condizione patologica è conosciuta come sindrome brachicefalica (dal greco brakhys, che significa "corto", e képhalos "testa") o sindrome ostruttiva delle vie aeree superiori, che si manifesta con respiro rumoroso, russamento, tosse, respirazione a bocca aperta, affaticabilità, colpi di calore, episodi di collasso e difficoltà ad alimentarsi. La terapia della sindrome brachicefalica è essenzialmente di tipo chirurgico.

Cardiopatie

Tra le malattie più pericolose nei cani occupano una posizione di rilievo le cardiopatie genetiche, prima fra tutte la stenosi sub-aortica (SAS), dovuta al restringimento dell'arteria che porta il sangue al resto del corpo. Ugualmente temibili sono la stenosi polmonare, il dotto arterioso pervio, la displasia delle valvole atrio-ventricolari, la tetralogia di Fallot e i difetti dei cuscinetti endocardici.

Come per l'uomo, le malattie cardiache possono derivare da una predisposizione genetica o dall'età avanzata. I sintomi che dovrebbero spingerci a portare il nostro amico a quattro zampe dal veterinario sono: fiato corto e respirazione difficoltosa, sincope, intolleranza all'esercizio, stentata crescita, debolezza, ingrossamento addominale, svenimenti e inappetenza. Tra le razze di cani maggiormente predisposte alle cardiopatie citiamo il pastore tedesco, il cavalier king Charles spaniel, il bassotto e il dobermann.

Sovrappeso e obesità

Si stima che dal 30 al 40% dei cani siano in sovrappeso, colpa di una dieta squilibrata e della mancanza di movimento. Il problema non è solo estetico ma troppo spesso viene trascurato. I cani grassi sono più predisposti a sviluppare patologie o ad aggravare quelle che si manifestano nell'età avanzata come diabete, disturbi del tratto urinario, artriti, problemi al cuore e al fegato. Le razze più a rischio sono: retriever, labrador, golden, beagle, basset hound e cocker spaniel.

Riconoscere tali patologie non è sempre facile a meno che non si intraprenda un percorso di studi come Veterinario o Assistente Veterinario. Rivolgersi ad un professionista al primo campanello d’allarme è molto importante.