Quanto guadagna un cuoco in Germania?
08 Maggio 2020
Quella del cuoco è una professione molto richiesta. Data la fama della nostra cucina, il cuoco italiano è uno di quelli che riscuote più successo all’estero e la Germania è una delle mete che offre più sbocchi lavorativi. Ma quanto guadagna questa risorsa in questo Paese? Quali sono le competenze richieste? In questa guida verranno fornite tutte le informazioni necessarie.
Stipendio cuoco in Germania
Lo stipendio di un cuoco in Germania è corrisposto in base a diverse variabili:
- esperienza pregressa;
- ore di lavoro;
- qualifica.
Lo stipendio medio si aggira intorno ai 2200 euro netti mensili, ai quali si aggiungono spesso il vitto e l'alloggio messi a disposizione dal proprietario dell'esercizio commerciale.
Naturalmente tutti gli accordi e le condizioni contrattuali verranno specificate in fase di negoziazione.
Cuoco in Germania vantaggi
Lavorare come cuoco in Germania offre numerosi vantaggi, in primis lo stipendio più alto e una maggior disponibilità delle offerte professionali, a cui si affianca un costo della vita spesso inferiore rispetto all'Italia, almeno in determinate regioni.
Inoltre un'esperienza maturata all'estero diventa il fiore all'occhiello di qualunque Curriculum Vitae, poiché consente di confrontarsi con realtà e culture differenti, alle quali non è sempre facile adeguarsi.
Contratto di lavoro in Germania
Al fine di evitare problemi di qualsiasi natura, un contratto di lavoro in regola è d'obbligo, specialmente nel settore della ristorazione, dove vi sono elevate possibilità di incidenti.
Innanzitutto deve essere garantita una retribuzione minima di 8,84 euro lordi orari.
Per quanto riguarda la documentazione necessaria, per i cittadini italiani non occorre nessun permesso di lavoro, ma è necessario registrare la propria residenza una volta arrivati in Germania.
A volte potrebbe essere necessario aprire un conto corrente bancario e fornire il casellario giudiziale.
Il contratto di lavoro può avere le seguenti caratteristiche:
- part time;
- full time;
- a tempo determinato/indeterminato;
- verbale, ma in questo caso il datore di lavoro è obbligato a metterlo per iscritto entro trenta giorni lavorativi dalla data di assunzione.
Ogni contratto prevede inoltre un periodo di prova che può variare dai tre ai sei mesi e deve essere proporzionato alla sua intera durata.
Con la firma del documento, si ha diritto alla malattia, alle ferie, alla maternità, al congedo parentale e ad un periodo di preavviso in caso di licenziamento.
Nota bene: è vivamente sconsigliato accettare un lavoro in nero, in quanto, in caso di controlli da parte delle Forze dell'Ordine, sia il datore di lavoro che il lavoratore potrebbero passare dei guai non indifferenti.
Formazione e qualifiche richieste
Il cuoco è una delle figure professionali chiave del mondo della ristorazione, considerata la sua centralità all’interno della brigata di cucina.
Da lui/lei ci si aspetta una profonda conoscenza degli alimenti e di tutti gli aspetti inerenti alle rispettive preparazioni.
Inoltre deve occuparsi delle seguenti mansioni:
- realizzare e creare i menu;
- stabilire il prezzo delle singole portate da servire;
- approvvigionamento della dispensa e verifica degli ordini;
- organizzare e supervisionare lo staff durante la preparazione dei piatti;
- impartire i compiti a tutti i membri dello staff;
- gestire lo staff e le risorse umane da assumere/licenziare;
- mantenere un costante e stretto contatto con il servizio d'accoglienza e la direzione della struttura ricettiva.
Le attitudini richieste al cuoco
Il cuoco passa gran parte delle ore lavorative in piedi e deve svolgere numerose attività sotto pressione, specialmente durante i periodi di alta stagione o quando si registra un maggiore afflusso di clientela.
Inoltre è costantemente esposto al rischio di ustioni e ferite, poiché lavora con oggetti taglienti e ad alte temperature, per esempio il forno, i fornelli o i cestelli per le fritture.
È sicuramente una professione creativa, ma è opportuno tenere a mente che sono richiesti anche: passione, capacità organizzative e capacità di problem solving.
Come diventare cuoco professionista
Per diventare un cuoco professionista è necessario frequentare l'Istituto Alberghiero, che riesce a fornire tutte le nozioni utili ad intraprendere la suddetta carriera.
In mancanza del titolo di studio sopra indicato, è possibile frequentare dei corsi di formazione professionali, sia diurni che serali oppure a distanza, questi ultimi danno permettono di studiare e fare pratica assecondando le proprie disponibilità di tempo.
In ogni caso i percorsi permettono di approcciarsi ad una cucina e ad una brigata professionale, con la quale si inizia ad acquisire padronanza sia con l'ambiente lavorativo, sia con i turni.
La qualifica di cuoco/chef arriva dopo circa cinque anni di apprendistato.