Tutte le attività per migliorare l'attenzione nei bambini della scuola primaria

Tutte le attività per migliorare l'attenzione nei bambini della scuola primaria

Nel corso degli anni una delle figure che ha acquisito maggiore importanza nel mondo della scuola e specificatamente in quella dell’infanzia e nella primaria, è l’assistente alla persona che lavora con i bambini. Una figura che, oltre alle doti personali di base, per svolgere questa importante mansione deve anche acquisire i requisiti indispensabili partecipando a dei corsi specifici. Questa mansione è anche una fonte di grandi soddisfazioni per la vita professionale di chi la esercita.

L’assistente all’infanzia

Questo lavoro è allo stesso tempo molto impegnativo ma altrettanto stimolante e quindi è necessaria una preparazione specifica che si acquisisce tramite la partecipazione a un corso di assistente all’infanzia. Dato che l’infanzia è la fase della vita nella quale si sviluppano le doti naturali della persona, è importante che vengano assimilate informazioni ed abitudini che avranno continuità anche negli anni successivi. Per questo tra le varie caratteristiche di chi partecipa a questi corsi è molto importante avere la predisposizione a lavorare in gruppo, oltre che alla collaborazione con esperti di altri settori e con i genitori dei piccoli alunni. I corsi presentano molti argomenti e quelli più importanti sono:

•          normative riguardanti la gestione dei servizi per i piccoli;

•          primo soccorso pediatrico;

•          accudimento e cura dei piccoli;

•          nozioni di pedagogia, psicologia e alimentazione dei bambini;

•          tecniche relative all’animazione;

•          nozioni relative alla prevenzione sanitaria, comprese malattie infettive e relative vaccinazioni, e ai disturbi dello sviluppo del bambino;

•          attenzione allo sviluppo sia psichico che motorio;

•          nozioni relative alla cura e sviluppo del bambino nonché alle sue modalità di apprendimento;

Per la partecipazione ai corsi non è necessario possedere una laurea, ma è sufficiente seguire ad un corso che al termine permetta di trovare una occupazione stabile nel mondo del lavoro.

I compiti dell’assistente all’infanzia

L’assistente all’infanzia svolge importanti mansioni ausiliare, ma con il suo lavoro cerca di migliorare nei bambini la creatività e le capacità relazionali, oltre ad offrire un importante supporto per il loro sviluppo. In un ambiente sano, devono essere offerte a tutti, senza discriminazioni, istruzione, cura e opportunità di gioco prescindendo dalle differenze tra i bambini. Nell’ambito di questi compiti, l’assistente all’infanzia riporta a insegnanti, assistenti sociali e sociologi, in modo da arrivare ad ottenere dei risultati di successo, che derivano sicuramente dal supporto reciproco tra le persone. Tra gli insegnamenti da fornire ai bambini anche quello di una corretta alimentazione, grazie alla presenza ed assistenza nel periodo dei pasti. L’assistente all’infanzia, grazie alle competenze acquisite nei corsi, ha anche la capacità di individuare malattie e quindi di intervenire in casi di emergenza. Nel caso in cui vengano riscontrate delle difficoltà di apprendimento da parte del bambino oppure disabilità diverse, l’assistente all’infanzia deve saper collaborare efficacemente con l’equipe educativa.

Il luogo di lavoro dell’assistente per l’infanzia

Questa figura professionale viene impiegata in strutture private, ma può lavorare anche in strutture quali associazioni o cooperative, gestite da privati. Tra questi si possono segnalare gli asili, i centri estivi per bambini, i baby parking, le ludoteche e le case famiglia. I compiti dell’assistente per l’infanzia naturalmente variano secondo il tipo di struttura nella quale sono impiegati.

La scarsa attenzione nei ragazzi e nei bambini

Per gli assistenti dell’infanzia uno dei problemi maggiori è quello di catturare l’attenzione di bambini e ragazzi, dato che la loro difficoltà di concentrazione porta a una maggiore difficoltà a seguire ed eseguire i compiti. Per questo è necessario che i bambini ricevano degli stimoli esterni e superino questo problema che è anche correlativo all’età, proprio perché la noia subentra molto più facilmente, specialmente quando si tratta di studiare ed eseguire i compiti, anche quelli più semplici.  

Come stimolare l’attenzione

Il primo consiglio è quello di cercare di capire i segnali della scarsa attenzione, poi si può procedere con la stimolazione, parlando con i bambini e cercando di assicurarsi il recepimento delle parole, tenendo anche conto che i cali di attenzione sono diversi nelle diverse ore della giornata. Gli assistenti all’infanzia devono essere degli osservatori attenti, ma nello stesso tempo devono essere “invisibili” e pronti ad intervenire non appena si palesano delle difficoltà e, nel caso proporre degli aiuti semplici ma efficaci.

Questo articolo non sostituisce in alcun modo il parere di uno specialista.