Come capire se un bambino vive un disagio?

Come capire se un bambino vive un disagio?

Lavorare con i bambini per molte persone è molto più di una semplice attività lavorativa, ma una vera e propria missione di protezione e accompagnamento dei piccoli verso la crescita. Oggi sono sempre di più le competenze richieste per poter operare nel mondo dell’infanzia. Se in passato bastava una buona propensione, oggi sono invece richiesti, oltre a tanta empatia, conoscenze e competenze tecniche specifiche. A seconda del tipo di ruolo che si vuole svolgere nel settore dell'educazione dell'infanzia si potrà quindi optare per corsi di formazione o lauree specifiche per la definizione di figure professionali con ruoli ben definiti.

Assistente all'infanzia: un corso per conoscere le esigenze di un bambino

Chi ha la vocazione per assistere i bambini nelle diverse fasi della crescita può scegliere di seguire un corso di assistente all'infanzia professionalizzante. Solo in questo modo, infatti, si potranno acquisire quelle competenze tecniche richieste oggi dalla normativa vigente per poter svolgere alcuni lavori accanto ai piccoli.

Scegliere questo tipo di corso permetterà di apprendere ad esempio come capire se un bambino vive un disagio, quali possono essere le sue esigenze, quali le tecniche per prevenire o affrontare situazioni di rischio. Ancora per lavorare con i piccoli è necessario conoscere le modalità di approccio più adatto, nonché verificare che gli ambienti in cui si opera siano adeguati alle esigenze dei bambini.

Il lavoro con i bambini non è sempre di tipo individuale: nella maggior parte dei casi, infatti, i bambini hanno esigenze complesse, per rispondere alle quali è prevista la collaborazione di diverse figure professionali. A seconda dei casi, inoltre, il lavoro può essere svolto a domicilio oppure in strutture specializzate in servizi di aiuto alla persona.

Che competenze deve avere un assistente all'infanzia?

Come accennato in apertura, non bastano l'empatia e l'amore per i bambini per poter lavorare nel settore dell'assistenza all'infanzia, ma sono necessarie competenze specifiche che riguardano i seguenti settori:

pedagogia;
psicologia;
medicina;
salute;
igiene;
primo soccorso.

Per quanto riguarda l'aspetto pedagogico, sarà necessario conoscere le principali teorie pedagogiche nonché le differenti tipologie di gioco educativo, le tecniche di linguaggio ed espressione che permetteranno ai piccoli di crescere con conoscenze di base complete, dalla coordinazione psico-motoria alla musica, dalle prime forme d'arte fino al linguaggio di base della logica e della matematica.

Un assistente all'infanzia dovrà inoltre avere competenze psicologiche dell'età evolutiva che permetteranno di verificare lo stato emotivo del bambino e comprendere la presenza di eventuali disagi in base a comportamenti particolari. Tramite lo studio della psicologia del bambino, infatti, un assistente all'infanzia potrà conoscere i bisogni affettivi dei piccoli, gli stimoli di cui necessitano e le modalità di comunicazione che permettono di entrare in sintonia con loro.

Inutile sottolineare, poi, che chi lavora con i bambini dovrà avere un'adeguata conoscenza dell'anatomia e fisiologia del corpo umano, soprattutto per quanto riguarda le specificità dei più piccini. Conoscere le principali malattie infantili, le vaccinazioni obbligatorie e le tecniche di prevenzione è fondamentale, così come sapere quali sono i cibi che i bambini devono evitare perché non adatti alla loro età, per intolleranze o allergie.

Comprendere le esigenze di un bambino

Le competenze tecniche permettono agli operatori dell'infanzia di sapere come affrontare determinate situazioni, siano esse ordinarie o di primo intervento. Va sempre ricordato, però, che per comprendere in pieno le necessità di un bambino, soprattutto quando si tratta di bambini speciali, sono necessarie un'elevata empatia, pazienza e sensibilità. Seguire un corso ben strutturato permetterà anche di apprendere come comunicare al meglio con i bambini, incrementando doti empatiche già presenti o spiegando come approcciarsi al meglio con un linguaggio adatto ai piccoli.

Con questo tipo di preparazione si potrà sempre entrare in sintonia con i piccolini, comprendere eventuali situazioni di disagio e cercare di entrare in connessione emotiva con il bimbo. In casi particolari, si potrà scegliere di rivolgersi ad altri operatori con differenti qualifiche che potranno verificare eventuali problematiche psico-fisiche del bambino.

Non bisogna mai dimenticare, infatti, che l’assistente all'infanzia può operare come baby-sitter oppure in strutture che offrono servizi all'infanzia, ma in caso di problematiche complesse dovrà sempre rivolgersi a operatori sanitari che potranno verificare l'effettiva presenza di disagi o situazioni complesse che possono inficiare la crescita serena del piccolo.

Un mondo di bambini

La figura professionale di assistente all'infanzia è fondamentale in un mondo come quello moderno, in cui le necessità dei bambini e l'attenzione sulla loro crescita sana è sempre maggiore. Le strutture dedicate ai bambini sono sempre più numerose e vanno dalle associazioni specializzate in animazione a quelle per lo sport d'infanzia, fino a centri di cultura, musica, lingua straniera e intrattenimento.

In questi contesti, accanto a istruttori sportivi, maestri di musica, docenti di lingua o di arte, l'assistente all'infanzia può garantire un corretto supporto alle necessità dei bambini, verificando lo stato di sintonia con l'ambiente o, viceversa, monitorando un eventuale disagio causato da incompatibilità con il tipo di attività proposta e valutando una eventuale variazione di percorso educativo con professionisti del settore.