Come gestire i capricci degli anziani?

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Come gestire i capricci degli anziani?

Gestire i capricci degli anziani non è sempre semplice perché spesso rappresentano l’espressione di un disagio profondo che va compreso e affrontato con calma, pazienza ed empatia. La difficoltà diventa ancora più profonda ed evidente se l’anziano in questione è un proprio genitore o comunque un membro della famiglia.

Perchè gli anziani fanno i capricci?

Gli anziani, con il passare degli anni, possono diventare difficili: a volte è un capriccio silenzioso, altre ancora un comportamento che diventa aggressivo, frustrante o imbarazzante. Non è sempre facile confrontarsi con questa realtà, la pazienza viene meno e la preoccupazione rende ancora più ingestibile la situazione.

L’età che avanza e diverse patologie legate all’invecchiamento come, ad esempio, il morbo di Alzheimer o la demenza senile, vanno a complicare una situazione psicologica ed emotiva già di per sé fragile.

Gli anziani possono comportarsi in modo strano se si annoiano. Non avere nulla che li tenga occupati mentalmente potrebbe indurli a rimuginare su pensieri negativi o su eventuali sensazioni di disagio che non possono o non riescono a verbalizzare. Ecco che il capriccio diventa il mezzo ideale per attirare l'attenzione di chi gli sta accanto, una richiesta d'aiuto mascherata da un atteggiamento irritante e stancante.

Gli adulti che invecchiano si scontrano con diverse situazioni frustranti durante il giorno. Alcuni potrebbero essere arrabbiati perché non riescono ad allacciare correttamente i bottoni della camicia, ad esempio, o potrebbero avere qualche difficoltà con l'igiene personale, un'evenienza imbarazzante vissuta come una violazione della sfera più intima e privata.

Le sfide fisiche e cognitive che accompagnano l’invecchiamento possono lasciare gli adulti anziani incapaci di gestire le attività quotidiane e mettere a rischio la loro sicurezza e salute.

Se alla persona anziana è stata diagnosticata una condizione grave o ha bisogno di aiuto con attività come la preparazione dei pasti, il trasporto, il bagno e l'igiene personale, l'ideale è rivolgersi a un caregiver professionale.

L'assistenza domiciliare rappresenta uno degli aiuti più validi ed efficienti per l'anziano ma anche per la famiglia. Un corso di assistente alla persona infatti forma dei professionisti in grado di offrire assistenza completa per gli anziani affetti da demenza, Alzheimer e Parkinson, ma anche per tutti coloro che hanno semplicemente bisogno di un aiuto per ridurre il disagio e le difficoltà quotidiane.

Frequentare questi corsi, oltre a fornire un eccellente sbocco professionale, può aiutare anche i caregiver familiari a prendersi cura del proprio caro, assistendolo nella maniera più corretta e sicura possibile.

4 consigli per gestire i capricci gli anziani

La prima cosa da fare è non prenderla sul personale: è fondamentale comprendere che la persona anziana non ha il pieno controllo delle proprie azioni e di quello che dice. Mantenere la calma e cercare di essere ancora più premurosi è fondamentale per capire come gestire i capricci degli anziani.

1. Capire la causa

Comprendere la causa di un capriccio è il primo passo per affrontare la situazione. Questi comportamenti spesso nascondono una causa importante e identificarla permette di trovare, nel minor tempo possibile, una soluzione soddisfacente per la persona anziana ma anche per chi la assiste. Un appuntamento dal medico può aiutare a capire, ad esempio, se si è in presenza di una patologia più o meno silente che può causare dolore o disagio.

2. Stabilire dei limiti

Il caregiver familiare è una figura a rischio: lo stress, la stanchezza, l’incapacità di relazionarsi con un genitore anziano sono le principali cause del burnout.

Essere pazienti con se stessi e accettare le eventuali defaillance aiuta a prendersi cura e a tutelare la propria salute mentale. Stabiliamo dei confini da non oltrepassare, capiamo qual è il punto di non ritorno ed evitiamo di avvicinarci il più possibile ad esso. Lasciamo da parte i sensi di colpa_ non lo stiamo facendo soltanto per noi ma anche per il nostro caro che merita di avere accanto a sè un assistente sereno, riposato e motivato.

3. Non reagire alla provocazioni

Rispondere con rabbia, impazienza o aggressività al capriccio della persona anziana è sbagliato perché non farà altro che peggiorare la sua presa di posizione. Una breve pausa, mentale o fisica, disinnesca il conflitto e calma gli animi. Proviamo ad allontanarci per qualche minuto, respiriamo a pieni polmoni e cerchiamo, se possibile, di svuotarci da ogni emozione.

4. Catturare l’attenzione

Reindirizzare l’attenzione della persona anziana è una strategia tra le più efficaci per contenere capricci e scoppi d’ira. Nel momento in cui ci si rende conto che sta per arrivare una crisi, non dobbiamo far altro che provare a distrarre il nostro assistito.

Gli anziani amano ricordare il passato: proviamo a mostrar loro una vecchia foto per sbloccare un ricordo o un racconto o, se la memoria è labile, incoraggiamoli a svolgere un piccolo compito proprio per distrarli dal capriccio incipiente.

A volte, per calmare una persona anziana agitata è sufficiente cantare una canzone alla quale è particolarmente affezionata. L'American Academy of Neurology raccomanda l'uso della musica per ridurre vari disturbi comportamentali, soprattutto in caso di anziani affetti dal morbo di Alzheimer.

In conclusione, capire come gestire i capricci degli anziani non è semplice. Per evitare stress e inutili sensi di colpa, è consigliabile frequentare un corso o richiedere il supporto di un assistente familiare, una figura professionale preziosa sia per l'anziano che per la sua famiglia.