Come si fanno i coloranti alimentari per i dolci?

coloranti alimentari a casa

Come si fanno i coloranti alimentari per i dolci?

I coloranti vengono ampiamente utilizzati in ambito alimentare. Sono adoperati per dare un aspetto più originale, o comunque più "appetibile" o visivamente d'impatto, ad alimenti quali snack, dolci, prodotti di pasticceria e salati, arricchendo l'estetica degli stessi e migliorandola in maniera non indifferente.

Ma cosa si intende, nel dettaglio, quando si parla di "colorante alimentare"?

La terminologia spaventa un poco, ma non vi è nulla di cui preoccuparsi. Per via delle loro caratteristiche, i coloranti alimentari sono classificabili a tutti gli effetti come additivi... di tipo alimentare.

Stiamo parlando, dunque, di sostanze perfettamente ingeribili, utilizzabili per preparare dolci, sughi o svariate altre ricette e pietanze.

I coloranti alimentari vengono quindi adoperati all'interno delle industrie, negli stabilimenti in cui si producono quei beni che, una volta immessi in commercio, vengono acquistati dai consumatori e apprezzati in tavola.

Tuttavia, è bene sapere che i coloranti possono essere prodotti anche... in ambito domestico. Proprio così: la loro realizzazione è relativamente semplice, purché ci si metta d'impegno e si segua una serie di passaggi ben definita!

Ottenere il colorante tramite la processazione di frutta e verdura

Prima di passare alla parte pratica, è bene precisare che esistono diverse metodologie per procedere con la preparazione dei coloranti per dolci. Si è liberi di scegliere la prassi che si desidera maggiormente, senza limitazione alcuna.

Partendo dalla prima procedura, un modo utile per ottenere il colorante alimentare è quello di fare ricorso alla frutta o alla verdura prescelta, oltre a fare uso di un mortaio per "pestare il tutto".

Gli alimenti serviranno da "base" per l'ottenimento del prodotto finale, mentre l'utensile - il mortaio, per l'appunto - verrà adoperato per schiacciare i frutti o i vegetali selezionati.

E nel caso in cui non si possedesse l'oggetto citato? Niente paura. Sia la frutta che la verdura può essere frullata in maniera pratica all'interno di un frullatore, particolarmente comodo per la rapidità con cui riesce ad affettare gli alimenti e per la qualità del prodotto finale.

E il colorante? In entrambi i casi, che si usi il mortaio o che si faccia affidamento sul dispositivo elettrico, il risultato che si otterrà sarà quello di un liquido puro e vivido: arancione per chi avrà affettato delle carote, verde per chi avrà optato per l'insalata e via dicendo.

Consiglio pratico per ottenere coloranti più densi

A proposito della prima metodologia descritta, è utile tenere a mente che il colorante ottenuto dagli alimenti desiderati possa essere reso ancor più denso, solido e meno liquido.

Per far ciò, è sufficiente fare un'aggiunta al composto risultante dalla processazione di frutta o verdura. Già, ma cosa aggiungere alla soluzione ottenuta in precedenza?

L'ideale sarebbe optare per l'amido di mais, o la farina. Il risultato è pressoché istantaneo: mescolando questi ultimi al liquido prodotto dagli alimenti, si otterrà una sostanza maggiormente densa, pronta per essere utilizzata a seconda delle esigenze.

Apprendere questi e piccoli altri trucchi del mestiere è possibile grazie allo studio e alla pratica. Da questo punto di vista, può tornare utile prendere parte a un corso di arte dolce che permetta a chi lo desideri di approfondire le proprie competenze tecniche inerenti al mondo della preparazione dei dolci.

Non meno utile potrebbe essere esplorare il mondo del cake design, per entrare ancor più nel dettaglio e imparare a preparare torte - o prodotti ad esse afferenti - utilizzando i coloranti in maniera fantasiosa, originale e divertente.

Ottenere il colorante attraverso la macerazione dell'alimento

Altro metodo per ottenere il colorante alimentare è quello di lasciare che la frutta o la verdura desiderata venga messa a macerare all'interno di un liquido.

Da questo punto di vista, è possibile fare uso di olio vegetale (es.: girasole o soia), acqua o alcol alimentare. La macerazione permette agli alimenti di "disciogliersi", essere ridotti in poltiglia e, a poco a poco, divenire a tutti gli effetti un corpo unico con i liquidi stessi; così facendo, dunque, si arriva ad ottenere il tanto desiderato colorante alimentare, da utilizzare nelle modalità e nei termini che si prediligono.

Anche in questo caso, poco importa che si tratti di ortaggi o del frutto più prelibato della propria dispensa: ciò che conta è mettersi d'impegno per ottenere il miglior colorante possibile (dal punto di vista della composizione e delle proprietà organolettiche) da utilizzare in una fase successiva per dar vita a ricette dallo spirito originale e innovativo.

Non resta che sperimentare e optare per l'una o l'altra metodologia descritta, così da testare in prima persona quella che più si adatta alle proprie esigenze in cucina!