Convivenza tra cane e gatto: come educarli?
14 Giugno 2021
Può sembrare azzardato far convivere sotto allo stesso tetto un cane e un gatto ma, mettendo in pratica alcune accortezze, la loro innata incompatibilità può essere smussata per ottenere una pacifica condivisione degli spazi. Cani e gatti assieme sembra non possano convivere serenamente ma cosa c’è dietro questa credenza dura a morire? Queste due specie animali hanno codici di linguaggio fraintendibili: ad esempio mentre il gatto muovendo nervosamente la coda indica disagio, il cane mostra tutta la sua felicità. È una delle differenze alla base di tante incomprensioni che possono rendere difficile la convivenza. Vediamo come educare il cane e il gatto per abituarli a vivere assieme senza troppi inconvenienti.
La convivenza del cane e del gatto ha a che fare con l’evoluzione
Il gatto e in cane hanno storie molto diverse riguardo alla loro evoluzione. I cani appartengono al gruppo dei canidi di cui fanno parte gli orsi, i lupi e finanche i trichechi. Il gatto invece appartiene ai feliformi come i leoni, i ghepardi e i puma. Avendo origini totalmente differenti anche il loro modo di comunicare ha codici comportamentali diversi.
I gatti sono per natura cacciatori solitari mentre i cani hanno un preciso ordine gerarchico. Cercano sempre i loro simili e formano branchi molto coesi. I gatti amano sì la compagnia dei propri simili tanto da formare grandi colonie ma ogni componente rimane indipendente dall’altro.
Il linguaggio del corpo del gatto e del cane
Avendo il cane e il gatto comportamenti sociali differenti, anche il loro linguaggio del corpo, basato su pratiche millenarie e istinto, non è certo lo stesso. I gatti reagiscono istintivamente alle diverse situazioni e fanno difficoltà a imparare il linguaggio del corpo degli altri esseri viventi. I cani invece riescono a farsi capire attraverso una serie di gesti e mimiche mirate con tanto di sguardo languido per richiedere qualcosa in particolare. Al contrario il musetto del gatto, per la sua rigidità fisica, non può muoversi con espressioni particolarmente comunicative e quindi, per sopperire a questa mancanza, i nostri amici felini usano i vari movimenti della coda, delle orecchie e degli occhi per rendere noto agli altri il proprio stato d’animo.
Sono tutti segnali che fra le due specie possono diventare facilmente fraintendibili e quindi motivo di liti furiose. Una zampata delicata e leggera del cane rivolta al gatto per invitarlo a giocare, viene subito percepita dal felino come una vera e propria aggressione e di conseguenza, questi, reagisce contrattaccando.
Ecco alcune differenze di comunicazione che sono, molto spesso, motivo di fraintendimento:
- Il gatto alza la coda per mostrare amicizia mentre per il cane è un chiaro segnale di sfida che lo fa immediatamente mettere sulla difensiva.
- Il cane per conoscere un altro animale della sua o di altre specie, annusa il sedere. Il gatto non gradisce affatto questa sua invasione.
- Per sfidare un proprio simile, il cane si mette in una posizione “muso a muso”: la stessa che il gatto assume per stabilire un approccio confidenziale e amichevole.
- Il cane ha l’abitudine di scodinzolare e inarcare la schiena per invitare al gioco mentre per il gatto questo atteggiamento viene interpretato come un chiaro inizio di aggressione.
Come stimolare l’istaurazione di un rapporto amichevole fra cane e gatto
Nonostante il cane e il gatto comunichino in modo totalmente diverso, possono diventare degli ottimi amici o, perlomeno, possono convivere pacificamente in un ambiente ristretto. È fondamentale che entrambi siano circondati da un clima disteso e tranquillo per apprendere l’uno la lingua dell’altro. L’adattamento reciproco richiede tempo e pazienza. La socializzazione rapida e forzata, infatti, è solo controproducente e può far scaturire incomprensioni durature. I modo migliore per abituarli a vivere insieme è quello di educarli sin da cuccioli. In questo modo non avranno avuto occasione di fare troppe esperienze negative e la conoscenza di un membro della famiglia a quattro zampe li incuriosirà. È possibile far convivere anche animali più adulti ma il buon esito, in quel caso, molto ha a che fare con le esperienze pregresse del gatto e del cane.
Guida pratica per la convivenza pacifica del cane e del gatto
I cani sono più inclini all’obbedienza e all’essere educati rispetto ai gatti e quindi è sempre meglio iniziare a fissare delle regole proprio con in primi. Educare i gatti non è impossibile. I gatti devono essere proposti come amici. È importante per far capire al cane che il gatto non deve essere in nessun caso visto come una preda. Per incoraggiare l’attitudine positiva del cane verso il gatto, niente funziona più di una piccola, golosa ricompensa. I premi in cibo funzionano anche con i felini: gratificateli ogni volta che ha un contatto ravvicinato positivo e pacifico con l’altro amico a quattro zampe.
Riservate in casa un angolo privato per il gatto dove rifugiarsi e sentirsi al sicuro quando vuole stare lontano da tutti. In questo modo, se si sentirà a disagio, potrà avere uno spazio inviolabile tutto suo. Non è necessario che abbia un’intera stanza a sua disposizione: basta una scatola di cartone o una cuccia messa nel sottoscala. Non perdetevi d’animo se dopo qualche passo avanti sul fronte dell’amicizia ce ne saranno tre o quattro da fare indietro. La conoscenza reciproca ha bisogno dei suoi tempi e non deve essere mai forzata.