Lavorare in una radio oggi: come diventare speaker e vivere di voce

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Lavorare in una radio oggi: come diventare speaker e vivere di voce

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Hai mai pensato cosa significhi davvero lavorare in una radio? Immagina di conquistare il microfono, di raccontare storie, introdurre canzoni e creare un legame unico con chi ti ascolta. Inizia tutto con la voglia di diventare speaker radiofonico: non servono particolari titoli di studio, ma passione, allenamento e una buona demo. Se ti chiedi come lavorare in radio, sappi che la strada passa da radio locali, web radio e corsi, dove impari dizione, modulazione e presenza autentica. È il primo capitolo di un viaggio dove la tua voce diventa il tuo biglietto professionale.

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Lavorare in una radio è ancora un sogno?

Anche nell’era dei reel e dei video virali, il richiamo della radio resta forte. C’è qualcosa di magico nella voce che arriva nelle cuffie o tra le mura di casa: crea mondi, emoziona, unisce. Lavorare in una radio oggi non è un sogno vintage, ma un’opportunità concreta, resa ancora più accessibile da web radio, podcast e strumenti digitali. La radio cambia pelle, ma resta il media perfetto per chi vuole comunicare in modo vero, senza filtri.

Dalla prova microfono all'on-air: l'adrenalina dell’ambiente radiofonico 

Chi sogna di lavorare come speaker radiofonico sa che dietro ogni diretta c’è un mix unico di energia, passione e creatività. La radio è un ambiente in cui ogni parola conta, e ogni errore può diventare occasione di improvvisazione. Quello del conduttore radiofonico è un mestiere per chi ama comunicare in modo autentico e sa vivere l’adrenalina del “qui e ora”.

  • La diretta non ha filtri: sviluppa prontezza, empatia e spirito d’adattamento
  • Ogni programma è una tela bianca: sei autore, conduttore e interprete
  • Il legame con gli ascoltatori è forte e continuo: la voce diventa compagnia
  • Si lavora spesso in team: registi, fonici e autori collaborano per creare show coerenti
  • Ogni giorno è diverso: temi, ospiti, musica, il palinsesto si rinnova costantemente.

Opportunità concrete: dalla passione alla professione

La moltiplicazione dei canali audio - dalle emittenti locali alle radio digitali, dai podcast alle web radio - ha ampliato le opportunità d’ingresso, anche per chi parte da zero. Con la formazione giusta, la passione può trasformarsi in un mestiere.

  • Le web radio sono ottimi laboratori per fare esperienza in modo accessibile
  • Ci sono corsi per speaker radiofonici pratici, che simulano situazioni reali
  • Le competenze trasversali apprese (public speaking, regia, editing audio) sono spendibili in molti ambiti
  • Collaborazioni con emittenti locali o progetti scolastici possono aprire le prime porte
  • Il settore richiede autenticità, freschezza e presenza digitale: caratteristiche ideali per giovani creativi.

Chi può lavorare in una radio oggi?

Chiunque! Che tu sia un giovane in cerca della tua prima esperienza o un adulto in cerca di un cambiamento professionale, il settore radiofonico offre spazi concreti e percorsi accessibili. Oggi lavorare in una radio non è più un’opportunità riservata a pochi. Grazie a web radio, podcast e corsi per speaker, è possibile entrare nel mondo della radio anche senza esperienze pregresse.

Giovani in cerca di prima esperienza

Per chi ha voglia di mettersi in gioco e imparare sul campo, il mondo della radio è perfetto. Le redazioni cercano spesso nuove voci, menti fresche e profili creativi pronti a crescere.

  • Le web radio universitarie o scolastiche sono ottime palestre per iniziare
  • Alcuni licei e istituti tecnici offrono laboratori radiofonici come attività extracurricolari
  • Le competenze digitali native dei giovani sono un plus: montaggio audio, social, podcast
  • Le soft skill come la flessibilità, la curiosità e la capacità di comunicare sono fondamentali
  • Un corso per speaker radiofonico può accelerare l’ingresso nel settore con basi solide.

Adulti con la passione per lo speakeraggio 

Chi desidera reinventarsi trova nella radio un settore dinamico, dove esperienza e visione personale fanno davvero la differenza. 

  • Molti adulti portano competenze trasversali: storytelling, comunicazione, gestione del pubblico
  • La radio valorizza autenticità e personalità: perfetto per chi ha qualcosa da raccontare
  • Lavorare come speaker radiofonico può diventare un secondo atto di carriera più appagante
  • La formazione mirata consente di aggiornare o acquisire competenze tecniche in breve tempo
  • Le radio locali e le piattaforme digitali sono spesso aperte a nuovi format e voci mature.

Serve la laurea per lavorare in radio?

No, non serve una laurea per lavorare in una radio. A contare davvero sono la voce, la passione e la capacità di comunicare con autenticità. Certamente è bene informarsi su come diventare uno speaker radiofonico ma poi la pratica supera spesso il titolo di studio. 

  • Formazioni mirate (corsi di speaker, dizione, regia audio) sono spesso più rilevanti
  • Le skill tecniche e le esperienze concrete (demo, stage, radio locali) fanno la differenza
  • Saper gestire la comunicazione verbale e coinvolgere il pubblico è la vera competenza chiave
  • Anche chi ha un titolo accademico può trarne vantaggio, ma non è mai un prerequisito rigido. 

Le principali professioni radiofoniche

Lavorare in una radio non significa solo essere un conduttore radiofonico al microfono. Esiste un intero ecosistema fatto di ruoli diversi, ma strettamente connessi. Ogni voce che ascolti, ogni effetto sonoro, ogni contenuto condiviso è il frutto del lavoro di più figure professionali. Conoscere le principali professioni radiofoniche ti aiuta a capire quale percorso è più adatto alle tue attitudini e passioni.

principali professioni radiofoniche

Speaker radiofonico: il cuore della voce

Lo speaker è la voce della radio. Non è solo chi parla, ma chi crea atmosfera, coinvolge il pubblico e dà ritmo alla diretta. È il professionista che rende ogni trasmissione unica.

  • Introduce musica, notizie e rubriche con tono personale e riconoscibile
  • Gestisce interviste, interazioni con gli ascoltatori e improvvisazioni in tempo reale
  • Deve avere padronanza linguistica, capacità comunicativa e spirito creativo
  • Lavora su scalette, tempi radiofonici e coordinazione con la regia
  • La formazione tecnica (corsi per speaker radiofonico) è oggi essenziale per entrare preparati.

Tecnico del suono e regista radiofonico

Dietro ogni voce perfettamente udibile da una radio FM/digitale c’è un tecnico del suono, spesso anche regista, che cura la qualità e il coordinamento della messa in onda. È una figura chiave, anche se dietro le quinte.

  • Gestisce il mixer, i livelli audio, i microfoni e gli effetti sonori
  • Supervisiona le dirette, i collegamenti esterni e la regia dei programmi
  • Conosce software come Pro Tools, Audacity o Adobe Audition
  • Risolve problemi tecnici al volo per evitare interruzioni di trasmissione
  • Può essere formato in scuole tecniche, corsi radiofonici o con esperienza sul campo.

Redattore, autore e content creator radiofonico

Non esiste buona radio senza contenuti ben scritti. Chi scrive i testi, crea rubriche e prepara gli ospiti lavora spesso come autore o redattore, anche in sinergia con speaker e registi.

  • Scrive testi per i programmi, monologhi, notizie e introduzioni
  • Cura lo storytelling e l’identità editoriale della radio o del singolo format
  • Tiene aggiornata la scaletta, propone idee e aggiorna il palinsesto
  • Collabora con speaker e regia per garantire fluidità nella trasmissione
  • Spesso si occupa anche di adattare i contenuti per il web e i podcast.

Social media & radio: nuovi ruoli digitali

Le radio di oggi vivono anche online. Il legame con i social è fondamentale per diffondere contenuti, attrarre ascoltatori e far crescere la community. Qui nascono nuove figure professionali.

  • Gestisce i profili social della radio (Instagram, TikTok, X, Facebook).
  • Crea contenuti video e grafiche per promuovere programmi e dirette
  • Analizza i dati di engagement per migliorare la strategia comunicativa
  • Interagisce con gli ascoltatori digitali e amplifica le conversazioni nate on-air
  • Spesso lavora a stretto contatto con redazione, speaker e marketing.

Come lavorare in una radio: guida completa

Entrare nel mondo radiofonico non richiede superpoteri, ma un piano chiaro, tanta pratica e la voglia di mettersi in gioco. Da dove partire? Ti guidiamo passo dopo passo: dalla scoperta del settore fino al colloquio. E no, non serve conoscere qualcuno “dentro”.

Step 1: Capire il settore e ascoltare tanto

Prima ancora di parlare, devi imparare ad ascoltare. Familiarizzare con linguaggi, format e stili radiofonici è il primo step per capire come funziona davvero questo mondo.

  • Ascolta diverse emittenti: locali, nazionali, web radio, podcast 
  • Analizza i programmi: orari, durata, contenuti e target 
  • Nota lo stile dei conduttori, le tecniche di storytelling e i tempi di intervento 
  • Crea una “radio library” personale con format che ti ispirano 
  • Resta aggiornato sulle novità del settore seguendo blog e canali YouTube di esperti.

Step 2: Formazione: corsi specifici e competenze tecniche

Per lavorare in radio serve una base solida. La formazione mirata ti aiuta a sviluppare competenze sia vocali che tecniche, sempre più richieste nel settore.

  • Studia dizione, interpretazione del testo, conosci il tuo timbro vocale 
  • Impara a usare software come Audacity o Adobe Audition 
  • Acquisisci nozioni di regia, scaletta, conduzione e gestione dei tempi 
  • Scegli corsi di speaker radiofonico con esercitazioni pratiche e tutor esperti 
  • Valuta percorsi che offrano anche opportunità di networking o stage.

Step 3: Praticare: web radio, podcast, demo

Non basta sapere come lavorare in radio: serve farlo. La pratica è ciò che trasforma le competenze in professionalità. E oggi puoi iniziare anche da casa.

  • Collabora con una web radio o avvia un tuo podcast indipendente
  • Crea un demo professionale: voce chiara, contenuti originali, buona qualità audio
  • Sperimenta con format diversi: talk, musica, rubriche, interviste
  • Monta i tuoi contenuti per affinare le competenze tecniche
  • Pubblica online per iniziare a costruire il tuo pubblico e il tuo stile.

Step 4: Candidarsi: CV creativo e demo coinvolgente

Quando ti senti pronto, è il momento di proporsi. Ma dimentica il CV standard: nel mondo radio vince l’autenticità. Il tuo biglietto da visita è la voce.

  • Prepara un CV mirato con esperienze anche non convenzionali (podcast, web radio)
  • Allega un demo audio ben montato, breve (1-2 minuti) ma rappresentativo
  • Scrivi una lettera di presentazione personale e dinamica, senza frasi fatte
  • Invia la candidatura solo a emittenti coerenti con il tuo stile e obiettivi
  • Cura anche il tuo profilo social se parli di radio o audio content.

Step 5: Colloquio: cosa aspettarsi e come prepararsi

Se vieni contattato, sei già a metà strada. Ma attenzione: il colloquio radiofonico ha delle peculiarità. Prepararsi è fondamentale per fare colpo.

  • Potrebbero chiederti di registrare una demo live o improvvisare
  • Domande frequenti: “Che tipo di format ti piace?”, “Sai lavorare in team?”, “Come reagisci agli imprevisti?”
  • Allenati a rispondere in modo chiaro, diretto, senza esagerare
  • Porta con te idee originali per rubriche o format, anche brevi
  • Mostra entusiasmo, ma anche consapevolezza tecnica e progettuale.

cosa fa speaker radiofonico

Competenze e soft skill richieste per lavorare in radio

Lavorare in una radio richiede molto più che una bella voce. Le figure radiofoniche di oggi devono saper comunicare, gestire la tecnologia e relazionarsi in team, spesso sotto pressione. Le competenze tecniche si affiancano a soft skill sempre più apprezzate, soprattutto in un ambiente dinamico e creativo come quello radiofonico. Scopri quali abilità fanno davvero la differenza.

Comunicazione efficace e padronanza vocale

La voce è il tuo strumento principale, ma per lavorare in radio devi saperla usare con consapevolezza. 

  • Allenati sulla dizione, sul ritmo e sul tono di voce per adattarti a ogni format
  • Lavora sulla respirazione e sulla proiezione per migliorare la presenza vocale
  • Impara a gestire pause, enfasi e silenzi per creare atmosfera
  • Sii diretto ma mai banale: il linguaggio radiofonico è sintetico ma denso
  • Ascolta te stesso (e gli altri): l’autoanalisi è fondamentale per crescere.

Creatività e capacità di improvvisazione

La radio vive di contenuti originali, idee fresche e prontezza di riflessi. Essere creativi e sapersi adattare agli imprevisti è ciò che distingue un buon conduttore da uno straordinario.

  • Crea rubriche inedite, gioca con i format, sperimenta linguaggi
  • Allena la mente: l’improvvisazione nasce da preparazione e ascolto
  • Saper improvvisare in diretta dà ritmo e autenticità
  • Trasforma gli errori in opportunità comunicative, con ironia e lucidità
  • Porta sempre con te un taccuino (digitale o cartaceo) per raccogliere spunti e idee.

Competenze tecniche di base (montaggio, mixer, software)

Anche se non vuoi fare il tecnico, conoscere le basi della produzione audio ti dà un enorme vantaggio. Ti rende autonomo e più fluido nel lavoro quotidiano, specie nei progetti personali.

  • Conosci il funzionamento del mixer, del microfono e delle cuffie
  • Impara a usare almeno un software di editing audio (Audacity, Reaper, Adobe Audition)
  • Sviluppa un orecchio critico: saper riconoscere un buon suono è parte del lavoro
  • Acquisisci nozioni di base sulla gestione dei livelli, dei filtri e del rumore
  • Cura l’ascolto finale: la qualità audio è la tua firma professionale.

Teamwork, puntualità e spirito di adattamento

La radio è gioco di squadra. Anche se la voce è tua, dietro c’è sempre un team che lavora all’unisono. Collaborare, essere affidabili e gestire lo stress sono qualità imprescindibili.

  • Lavora bene in team: rispetto dei ruoli e comunicazione interna sono fondamentali
  • La puntualità è cruciale: la radio ha tempi serrati e ogni minuto conta
  • Adatta il tuo stile alle esigenze editoriali e tecniche del format
  • Mantieni calma e lucidità anche in caso di problemi tecnici o ritardi
  • Mostrati proattivo: chi propone, risolve e semplifica ha sempre una marcia in più.

Quanto guadagna uno speaker radiofonico?

Lo stipendio di uno speaker radiofonico cambia in base all’esperienza, al tipo di emittente, alla visibilità e perfino al format. Si parte spesso con collaborazioni simboliche, ma con costanza e professionalità si può arrivare a guadagni davvero interessanti. Scopriamo insieme le principali fasce retributive.

Le prime esperienze (web radio e piccole realtà)

Chi inizia a lavorare in una radio, o in uno studio di registrazione, soprattutto in contesti non commerciali o locali, spesso parte con collaborazioni a titolo gratuito o con piccoli rimborsi. Ma sono esperienze preziose per costruire competenze e portfolio.

  • Le web radio universitarie o indipendenti offrono spazi di pratica ma raramente prevedono compensi
  • In alcune radio locali si inizia con 100-200 € al mese per rubriche settimanali
  • L’obiettivo principale è imparare, creare un demo e fare rete nel settore
  • Spesso si lavora in regimi di volontariato o collaborazione occasionale
  • È una fase di investimento personale che può aprire porte più stabili.

Retribuzione media nelle emittenti locali

I guadagni sono variabili, ma più coerenti con un’attività professionale. Un conduttore con programma quotidiano può guadagnare tra 800 e 1.200 € al mese. Salendo di livello, gli speaker radiofonici che lavorano stabilmente in radio locali iniziano ad avere compensi più strutturati.

  • Le emittenti locali offrono contratti a progetto, part-time o collaborazioni continuative
  • Il compenso dipende dalla durata del programma e dalla frequenza settimanale
  • A volte si affianca all’attività radiofonica quella redazionale o social
  • Alcuni speaker lavorano come freelance o con partita IVA.

Speaker nazionali e figure di punta: il potenziale massimo

Chi lavora in radio nazionali o ha una fanbase consolidata può raggiungere guadagni decisamente più alti. Qui entrano in gioco visibilità, notorietà e collaborazioni esterne.

  • Gli speaker più conosciuti possono arrivare a 3.000-6.000 € mensili o più
  • Le figure di punta spesso integrano il reddito con podcast, eventi, TV o pubblicità
  • Alcuni speaker hanno contratti esclusivi con brand o media company
  • Il talento conta, ma anche la capacità di posizionarsi come “personaggio” mediatico
  • Guadagni alti sono legati alla performance e al valore commerciale che si porta in radio.

Come aumentare il valore del proprio profilo

È possibile crescere nel settore e migliorare i propri guadagni. Costruire un’identità professionale e curare la propria formazione è fondamentale.

  • Frequenta corsi aggiornati per affinare la tecnica e restare al passo
  • Cura il personal branding: sito, social, portfolio audio e visibilità online
  • Sviluppa competenze trasversali: regia, copywriting, produzione di podcast
  • Partecipa a eventi, fiere del settore e community radiofoniche
  • Offri format originali e flessibilità: chi propone, spesso, viene notato prima.

Quali corsi servono per diventare speaker radiofonico?

Per emergere davvero in un settore competitivo serve metodo, tecnica e tanta pratica. Un corso per speaker radiofonico non è obbligatorio, ma oggi rappresenta una scorciatoia intelligente per chi vuole partire con il piede giusto, evitando errori da autodidatta e guadagnando sicurezza e professionalità fin da subito.

I vantaggi della formazione professionale

Un corso professionale è il modo più efficace per imparare a lavorare in radio in modo consapevole. Dalla voce all’ascolto, ogni dettaglio conta per trasformare una passione in un mestiere.

  • Apprendi tecniche vocali, dizione, uso del microfono e gestione del tempo radiofonico
  • Acquisisci competenze concrete attraverso esercitazioni pratiche ed esempi reali
  • Impari a ideare e condurre format radiofonici strutturati e coerenti
  • Accedi a strumenti professionali (regia, mixer, software di editing audio)
  • Sei guidato da docenti con esperienza diretta nel settore, pronti a darti feedback mirati.

Come scegliere un corso per speaker valido: cosa deve offrire

Non tutti i corsi per speaker sono davvero utili. Scegliere con criterio è fondamentale per non perdere tempo (e soldi) e avere una preparazione davvero spendibile.

  • Deve prevedere sia teoria che pratica intensiva, con sessioni simulate in studio o online
  • I docenti devono essere professionisti attivi nel mondo radiofonico
  • È importante l’uso di strumenti tecnici reali: mixer, software audio, microfoni
  • Verifica che sia incluso un progetto finale o demo da utilizzare come portfolio
  • Valuta se offre possibilità di networking, stage o collaborazione con emittenti.

Il Corso per Speaker Radiofonico: una spinta concreta alla tua carriera

Il Corso per Speaker Radiofonico di Davante | CORSICEF® è pensato per chi vuole entrare nel settore con solide basi e in modo professionale, grazie a un percorso formativo completo e flessibile.

  • Lezioni sulla voce, conduzione, dizione e scrittura radiofonica, con docenti esperti
  • Moduli tecnici per imparare a gestire regia, montaggio e audio editing
  • Accesso alla piattaforma e-learning per studiare dove e quando vuoi
  • Attività pratiche con supporto di tutor e feedback personalizzati
  • Al termine, ricevi un attestato professionale e una demo da presentare alle emittenti.

La giornata tipo di uno speaker radiofonico

Fare lo speaker radiofonico non significa solo “andare in onda”. Dietro ogni voce che ascolti in diretta c’è un’organizzazione precisa fatta di preparazione, tecnica e lavoro di squadra. La giornata di chi lavora in radio è scandita da fasi ben definite, tutte fondamentali per offrire un programma coinvolgente, fluido e professionale. Ecco come si struttura davvero una giornata tipo in radio.

Preparazione e briefing

La diretta inizia ben prima dell’accensione del microfono. Ogni speaker dedica tempo alla preparazione dei contenuti, alla stesura della scaletta e al confronto con il team editoriale.

  • Si analizzano le notizie del giorno, i temi da trattare e il tono del programma
  • Viene redatta una scaletta con tempi, rubriche, interventi e canzoni
  • Si decide come interagire con il pubblico (messaggi, social, sondaggi)
  • Si prova la conduzione per anticipare le transizioni e le possibili improvvisazioni
  • Si tiene un briefing con regia, redazione o co-conduttori per allineare il lavoro.

Diretta e post-produzione

La parte più visibile del lavoro è la diretta, ma subito dopo entra in gioco la fase di post-produzione, fondamentale per rielaborare e valorizzare i contenuti trasmessi.

  • Durante la diretta si segue la scaletta ma si resta pronti a improvvisare
  • Si monitorano livelli audio, tempi e interazioni in tempo reale
  • In post-produzione si tagliano e montano spezzoni per podcast o social
  • Si aggiornano descrizioni e materiali per la pubblicazione on demand
  • A volte si preparano follow-up per la puntata successiva o contenuti extra.

Reali orari e impegno settimanale

Gli orari di lavoro di uno speaker radiofonico dipendono molto dal format e dal tipo di emittente. Non si tratta solo di “due ore al microfono”, ma di un impegno costante.

  • Una trasmissione quotidiana richiede dalle 4 alle 6 ore complessive al giorno
  • In caso di programmi settimanali, il carico si concentra nei giorni di registrazione e revisione
  • La gestione dei social o delle rubriche collaterali può aggiungere ore extra
  • Alcuni speaker lavorano da casa in modalità remota, specie su podcast o web radio
  • La flessibilità è fondamentale: i ritmi cambiano in base alla stagione o al palinsesto.

Lavorare in radio nel 2025: evoluzioni e opportunità

La radio tradizionale convive oggi con nuove forme di contenuto audio, come i podcast, le web radio e i format ibridi tra radio, video e social. Per chi vuole lavorare in una radio oggi, sapersi muovere tra più linguaggi e piattaforme è fondamentale. Le opportunità ci sono, ma servono aggiornamento e visione.

Il boom dei podcast e delle radio digitali

La radio non è più solo FM. I podcast e le radio digitali stanno rivoluzionando il modo di ascoltare e di lavorare nel settore audio. Offrono libertà creativa, accessibilità e una nuova modalità di connessione con il pubblico.

  • I podcast permettono di creare contenuti seriali, tematici, on-demand e distribuiti globalmente
  • Le radio digitali trasmettono via web o app, con palinsesti flessibili e target verticali
  • Speaker e content creator possono autoprodursi con costi ridotti e strumenti accessibili
  • Le piattaforme come Spotify, Spreaker e Amazon Music favoriscono la monetizzazione
  • Per chi vuole iniziare, è un modo efficace per entrare nel settore da protagonista.

Radio e YouTube: un confine sempre più sfumato

Il confine tra audio e video è sempre più sottile. Molti speaker si trasformano in creator e le emittenti radiofoniche approdano stabilmente su YouTube e Twitch, aprendo nuovi spazi professionali.

  • I programmi radio vengono registrati anche in formato video per massimizzare l’audience
  • I conduttori diventano volti riconoscibili, spesso con community attive anche fuori dall’etere
  • La capacità di parlare alla camera, non solo al microfono, è un plus sempre più richiesto
  • I contenuti sono adattati per essere fruiti in tempo reale e in differita, su più canali
  • L’interazione col pubblico diventa live, visiva e costante, anche durante la diretta.

Nuovi format e nuove piattaforme: come rimanere aggiornati

Lavorare in radio oggi significa saper innovare. I format cambiano velocemente, nascono nuove piattaforme e le tendenze audio si evolvono continuamente. Restare aggiornati è un must per chi vuole emergere.

  • Segui creator, speaker e giornalisti su LinkedIn, YouTube e Instagram per ispirarti
  • Ascolta podcast e web radio di nicchia: anticipano spesso trend futuri
  • Partecipa a workshop, webinar e masterclass sul digital audio e la comunicazione
  • Studia le analytics: capire cosa funziona ti aiuta a produrre contenuti più efficaci
  • Sii curioso e aperto al cambiamento: chi sa adattarsi resta sempre rilevante.

Lavorare in una radio è più vicino di quanto pensi

Oggi iniziare a lavorare in una radio è un traguardo più raggiungibile che mai. Grazie alla crescita dei media digitali e alla possibilità di formarsi in modo flessibile e professionale, chiunque abbia passione, impegno e una buona guida può trasformare la propria voce in un vero e proprio mestiere. Basta il primo passo: crederci davvero e iniziare.

Trasforma la tua voce in una professione

Hai una voce che cattura, un modo naturale di comunicare o un’energia che senti pronta a uscire dal microfono? Allora il mestiere dello speaker radiofonico potrebbe essere perfetto per te. Con la giusta preparazione, puoi iniziare a costruire una carriera nella comunicazione audio partendo da zero.

  • Scopri come usare la tua voce in modo professionale: non serve perfezione, ma autenticità
  • Il mondo radiofonico valorizza la personalità, la spontaneità e lo stile unico
  • Anche se parti da casa, oggi hai gli strumenti per sperimentare e crescere
  • Con il giusto metodo puoi creare format tuoi, collaborare con radio o lanciare podcast
  • Ogni voce ha il potenziale per diventare un lavoro, se accompagnata dalla formazione giusta.

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Il Corso per Speaker Radiofonico CORSICEF® è il punto di partenza ideale per trasformare la tua passione in un progetto concreto. È pensato per offrirti competenze tecniche, pratiche e comunicative in modo completo, accessibile e stimolante.

  • Studia online quando vuoi, con materiali aggiornati e supporto costante di tutor e docenti
  • Impara a condurre, improvvisare, montare audio e gestire uno show radiofonico
  • Esercitati in modo pratico e costruisci il tuo primo demo professionale
  • Approfitta di workshop in presenza per vivere l’esperienza della radio dal vivo
  • Esci dal corso con competenze reali, pronte per essere spendibili in radio, podcast e molto altro.
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Domande frequenti

Che studi fare per lavorare in radio?

Non esiste un unico percorso universitario obbligatorio per lavorare in radio. Molti speaker iniziano con studi umanistici o di comunicazione, ma ciò che fa davvero la differenza è la formazione pratica: corsi professionali per speaker, laboratori radiofonici e attività in web radio o podcast. I datori di lavoro valutano la capacità comunicativa, la voce, la creatività e le competenze tecniche, più che un titolo di studio formale.

Come diventare speaker radiofonico?

Per diventare speaker radiofonico serve passione, preparazione e costanza. Il primo passo è allenare la voce, ascoltare molta radio e studiare le tecniche di conduzione. Frequentare un corso di speaker ti permette di apprendere le competenze fondamentali: dizione, uso del microfono, conduzione di programmi, creazione di contenuti. Fare esperienza tramite web radio o piccoli progetti ti aiuta a creare un demo da presentare alle emittenti.

Cosa ci vuole per lavorare in radio?

Servono competenze tecniche (uso di mixer, software di montaggio, regia), capacità comunicative eccellenti, gestione del tempo e spirito di squadra. La voce è il tuo strumento, ma da sola non basta: oggi è richiesta anche una buona presenza sui social e capacità di creare contenuti multicanale. È fondamentale anche conoscere le tendenze del settore per essere sempre al passo.

Quali sono i requisiti per lavorare in radio?

I requisiti variano in base al ruolo: uno speaker dovrà padroneggiare la voce, sapere improvvisare e gestire i tempi radiofonici, mentre un tecnico dovrà conoscere bene l'hardware e i software. Le soft skill sono trasversali: puntualità, gestione dello stress, lavoro di squadra, curiosità e creatività. Una buona formazione e una demo professionale sono spesso la chiave per entrare nel settore.

Quanto si guadagna come speaker radiofonico?

Gli stipendi variano molto: un principiante in una web radio o emittente locale può iniziare con compensi simbolici o a progetto. Con l’esperienza, si possono raggiungere stipendi tra i 1.200 e i 2.000 € al mese. I conduttori di successo nelle radio nazionali possono guadagnare cifre molto più alte, soprattutto se affiancano collaborazioni pubblicitarie o podcast. La crescita è legata alla visibilità e alla specializzazione.

Quante ore lavora uno speaker radiofonico?

Dipende dal tipo di programma: la diretta può durare da una a tre ore, ma il lavoro non si limita a quello. Occorre preparare i contenuti, scegliere le musiche, provare il copione, registrare promo o gestire social. In media, uno speaker lavora dalle 4 alle 6 ore al giorno, con orari flessibili e spesso legati al palinsesto della radio. In radio locali, il lavoro può essere più dinamico e meno strutturato.