Quali sono gli sbocchi lavorativi per gli addestratori cinofili

Quali sono gli sbocchi lavorativi per gli addestratori cinofili

Il settore in cui opera un addestratore cinofilo riguarda principalmente la gestione del comportamento del cane e l'eventuale correzione di atteggiamenti sbagliati del suo modo di interagire, sia con i suoi simili, sia con gli umani.

Per sua natura questo animale è un essere sociale che non vive bene in solitudine, pertanto è necessario valorizzare questo aspetto, sfruttando la sua attitudine alla convivenza.

Le finalità che si propone questo professionista sono le seguenti:

  • socializzazione dei cuccioli;
  • educazione dei cani giovani;
  • addestramento all'obbedienza;
  • miglioramento degli atteggiamenti comportamentali.

È ormai risaputo che la socializzazione del cucciolo a partire dai 3 mesi di vita rappresenti il presupposto fondamentale per integrarlo in maniera corretta sia tra i suoi simili che nell'ambito famigliare. Un'adeguata interazione con il proprietario costituisce la base su cui possono svilupparsi successivamente i rapporti con gli altri membri del contesto domestico e anche con gli estranei. Questo percorso iniziale è importante non soltanto per l'animale ma anche per l'uomo, in quanto l'acquisizione di alcune nozioni basilari serve al proprietario per impostare il suo rapporto con il cane stesso. I cuccioli si mostrano particolarmente recettivi agli insegnamenti e proprio per tale motivo sarebbe opportuno incominciare un corso di educazione comportamentale il più presto possibile.

L'educazione di un cane giovane costituisce un altro aspetto di estrema rilevanza per consentirgli di sviluppare al meglio le proprie potenzialità; è proprio in questa fase che l'intervento di un addestratore cinofilo offre ottime prestazioni.
Fino a circa 2 anni infatti l'animale si mostra estremamente collaborativo e desideroso di apprendere i comandi fondamentali, come il richiamo, il “seduto”, il comando “a terra” e in generale la risposta alle richieste.
Reagire in maniera specifica a stimoli concreti è il mezzo più adeguato per costruire un rapporto col proprietario, impostandolo sulla fiducia e non sulla paura (uno stimolo comunque negativo).
Addestrare all'obbedienza non significa soltanto imporre un determinato comando, ma anche insegnare a confrontarsi con compiti o lavori, spesso collegati alla razza dell'esemplare.
A questo riguardo l'addestratore può incentivare le potenzialità del cane, come ad esempio il suo fiuto (attività di "nose work"), la sua propensione al riporto ("retriver work") o anche l'agilità ("agility work").

Il miglioramento degli atteggiamenti comportamentali richiede competenze molto specifiche che, a seconda del tipo di problematica, possono prevedere anche l'intervento di veterinari comportamentalisti.

Nella maggior parte dei casi i cani mostrano un'eccessiva aggressività che l'addestratore è in grado di incanalare verso adeguati percorsi alternativi.
Si tratta di norma di interventi basati sul rinforzo positivo, un metodo che sfrutta il premio per potenziare gli atteggiamenti corretti dell'animale, motivandolo quindi a comportarsi bene.

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Come diventare addestratore cinofilo

Per diventare addestratore cinofilo è necessario possedere un attestato comprovante la specifica formazione professionale; in tal senso esistono corsi in grado di offrire le necessarie competenze sia teoriche sia pratiche per svolgere al meglio questa professione.

Trattandosi di un ambito lavorativo molto delicato è assolutamente sconsigliabile l'improvvisazione oppure i metodi "fai da te", mentre è opportuno rivolgersi a centri qualificati e certificati che possano contribuire a formare un professionista a tutto campo.
Oltre a una preparazione di base esistono anche numerosi corsi finalizzati alle differenti competenze specifiche, sempre maggiormente richieste dai proprietari.


Quali sono gli sbocchi professionali degli addestratori cinofili

Le possibilità d'impiego di un addestratore cinofilo sono numerose e riguardano vari aspetti della vita animale, tra cui:

  • sanità;
  • benessere;
  • educazione;
  • assistenza.

In ambito sanitario l’addestratore cinofilo può collaborare con veterinari comportamentalisti per risolvere situazioni di disagio psico-fisico del cane.
Infatti, oltre alla salute fisica, l'animale deve poter godere anche di uno stato di benessere psico-emotivo, particolarmente importante per esemplari provenienti da situazioni disagiate e problematiche.
È proprio in questi ambiti che l'addestratore cinofilo si rivela indispensabile per coadiuvare gli interventi medici del veterinario.

Benessere, che per un cane non significa unicamente buona salute, ma anche un aspetto estetico che ne sia la conferma; la toelettatura di un animale non è sempre agevole e richiede spesso la presenza di un professionista in grado di gestire correttamente la situazione.
Grazie all'impiego delle sue competenze infatti l'addestratore riesce ad accompagnare il cane durante esperienze non particolarmente gradite.

L'educazione di un animale rimane comunque lo scopo principale dell'attività professionale dell'addestratore che, servendosi delle sue competenze acquisite dopo la frequentazione di specifici corsi formativi, può risolvere conflitti e problematiche di varia natura.
Un cane obbediente è anche un cane felice e ben integrato nel contesto famigliare, rendendo quindi soddisfatti anche i proprietari.

Le opportunità lavorative che un addestratore cinofilo può prendere in considerazione riguardano quindi:

  • collaborazione con ambulatori veterinari;
  • supporto presso strutture di vendita di animali da compagnia;
  • consulenze in negozi di alimenti per cani;
  • centri di toelettatura;
  • scuole di addestramento;
  • centri di pet-therapy;
  • collaborazione con strutture di accoglienza per animali in difficoltà;
  • riabilitazione psicologica e recupero di cani problematici.

Le molteplici occasioni di lavoro dell'addestratore possono essere svolte sia in proprio come libero professionista che presso una struttura pubblica o privata.

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